Amministrazione di Lecce e cittadini insieme per la cura di spazi ed edifici pubblici
Oggi, lunedì 15 aprile 2024, il Consiglio comunale di Lecce ha approvato il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione comunale per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani”.
I beni comuni urbani sono i beni, materiali, immateriali e digitali, che i cittadini e l’Amministrazione, anche attraverso procedure partecipative e deliberative, riconoscono essere funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali della persona, al benessere individuale e collettivo e all’interesse delle generazioni future. Gli interventi riguardano la cura e rigenerazione di spazi pubblici e spazi privati ad uso pubblico e la cura e rigenerazione di edifici in stato di parziale o totale disuso o deperimento.
Gli spazi pubblici e immobili comunali da destinare a gestione condivisa sono, in via prioritaria, individuati dalla Giunta comunale, ma possono essere proposti anche dagli attori sociali della città. Si tratta di spazi che, non riuscendo ad essere luoghi di riferimento della comunità, hanno bisogno di progetti operativi di attuazione di pratiche urbane di cura e animazione da parte della cittadinanza attiva. A rendersi protagonisti di questa esperienza possono essere tutti i cittadini e le cittadine, singolarmente o in forma associata (associazioni, scuole, operatori del piccolo commercio, terzo settore ecc.), con i quali l’Amministrazione comunale stringe un patto di collaborazione, che si concretizza in una forma di co-progettazione, condivisione di impegni e obiettivi, fondati sulla fruizione collettiva dei luoghi e sullo svolgimento di pratiche di interesse pubblico.
Tre le esperienze pilota in questo senso: il parco “Rina Durante”, di cui si prende cura l’associazione Casa e la Fondazione Div.Ergo; una porzione del parco Melissa Bassi (Trax Road). dove è in atto il progetto della Food Forest, realizzato dall’associazione Fucina Salentina; piazzale Cuneo (in foto) con gli orti di Calvino curati dall’associazione “Villeggiatura in panchina”.
I comitati di quartiere e le Consulte hanno potere consultivo nella valutazione della proposta dei patti di collaborazione. Il regolamento è stato elaborato dall’Amministrazione a partire dalla proposta di Labsus, il Laboratorio per la sussidiarietà che ha ispirato provvedimenti simili in molte città italiane.
Rita Miglietta, assessora al Patrimonio, spiega: «Con questo regolamento, che sarà passibile di modifiche e miglioramenti nel corso del tempo sulla base delle esperienze maturate, compiamo un doppio investimento collettivo: per la città che vede riconoscere ancora di più la centralità del capitale sociale dei suoi quartieri come perno della vitalità urbana; per l’Amministrazione che può dotarsi di uno strumento aperto e flessibile di co-gestione dello spazio pubblico, migliorando così la sua capacità di rispondere alle innovazioni, contrastando marginalità o sottoutilizzo, aprendosi in modo sistematico alle pratiche dal basso che quasi sempre anticipano gli strumenti gestionali e amministrativi. È un lavoro prezioso, stimolato dalle tante esperienze e sollecitazioni dal basso con le quali l’Amministrazione Salvemini si è misurata in questi anni e che intendiamo rafforzare e rilanciare per il futuro di Lecce che non può prescindere dalla cittadinanza attiva. Ringrazio gli uffici del settore Patrimonio, la Consulta e i consiglieri Mola e Orlando, che hanno partecipato attivamente e in modo decisivo alla redazione di questo nuovo strumento».