Evento speciale - 30 Lug 2023

Lecce, i detenuti della Casa Circondariale protagonisti dello spettacolo “La regina resta”

Lunedì 31 luglio 2023, alle ore 21, nel Chiostro dei Teatini


Spazio Aperto Salento

Al di là delle sbarre per una rappresentazione teatrale. Non in veste di spettatori, bensì di attori. Un gruppo di detenuti desideroso di riscatto, lascerà per qualche ora la Casa Circondariale del capoluogo, per mettere in scena, lunedì 31 luglio, alle ore 21, sul palcoscenico del Chiostro di Teatini a Lecce, la piece “La regina resta”. I protagonisti fanno parte della Compagnia “Papillon Teatro” nata nella struttura di Borgo San Nicola, all’interno della quale hanno preso parte al corso biennale di formazione organizzato dall’Accademia mediterranea dell’attore diretta da Franco Ungaro, tenuto dai maestri-attori Carmen Ines Tarantino, Benedetta Pati e Veronica Mele e dal giovane regista Lorenzo Paladini.

Per giungere alla speciale serata-evento, che l’Amministrazione comunale leccese ha inserito nella rassegna “Lecce in scena”, Ama ha incassato il convinto sostegno della direttrice del carcere, Maria Teresa Susca, e lei il via libera del giudice di sorveglianza del Tribunale, la fattiva collaborazione del personale educativo che ha subito preso a cuore il progetto finalizzato a migliorare le condizioni di vita detenuti, ed il sostegno del comandante della  Polizia Penitenziaria (gli attori-detenuti, dovranno spostarsi accompagnati dagli agenti).

Nel Chiostro dell’antico ex convento dei Padri Teatini ubicato lungo il centralissimo Corso Vittorio Emanuele II, il lavoro nato e perfezionato in carcere, dovrebbe essere seguito da alcune rappresentanze istituzionali, quali i presidenti della Regione e del Consiglio Regionale, Michele Emiliano e Loredana Capone, il sindaco di Lecce, Carlo Maria Salvemini, il presidente del coordinamento nazionale teatro-carcere, Vito Minoia, e la stessa direttrice Susca.

Quanto a “La regina resta”, si tratta di un’opera incentrata sul sempre attuale tema della genitorialità “intesa come forza generatrice che smuove gli elementi dell’universo”, si legge in una nota diffusa da Ama. Nella quale si legge ancora: “I detenuti-attori scrivono, chiedono e cercano risposte a domande che da sempre non trovano risposta: cosa vuol dire generare? Cosa porteremmo nel nostro ideale, perfetto e perfettibile universo?”.

“Perfezione, memoria, conflitto, conoscenza. Quattro idee, quattro voci, quattro anime e quattro ombre – afferma il regista Paladini -. Un lavoro estremamente semplice, in netto contrasto con la natura complicata dei temi portati in scena. Il simbolismo dei gesti e della scena, guida i protagonisti in un viaggio personale alla scoperta di un futuro che stenta ad arrivare, intrappolati in un istante temporale che sembra chiudersi su se stesso”.

Prima di raggiungere l’importante traguardo di portare gli attori-detenuti fuori dalle mura della Casa Circondariale, l’Accademia mediterranea dell’attore ed il direttore Ungaro, nell’ambito della rassegna “Dentro, il teatro”, erano riusciti pure a portare i cittadini all’interno del carcere, per farli assistere, nella sala-teatro, agli altri spettacoli teatrali allestiti assieme ai detenuti trasformati in motivati ed entusiasti attori. Che nel caso di “La regina resta”, sono Francesco Alfonzetti, Angelo Fago, Giovanni Lupoli e Giovanni Volpe. Per info e prenotazioni: 389-4424473 e info©accademiaama.it (ticket: intero dieci euro, ridotto under 25 ed over 60, cinque).

Toti Bellone
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