Calcio/Serie A - 12 Nov 2023

Lecce-Milan il giorno dopo: quando il Var rovina il calcio

Commento di Adolfo Starace al match di ieri sera, sabato 11 novembre, finito 2-2. In gol Giroud (28’ pt) e Reijnders (35’ pt) per la squadra ospite;  Sansone (21’ st) e Banda (25’ st) per i giallorossi


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Lecce-Milan ovvero il giorno dopo la tempesta. Il tema centrale delle polemiche che si sono scatenate subito dopo la gara di ieri, sabato 11 novembre, pareggiata dai giallorossi al Via del Mare (2-2), è stato il gran gol annullato a Piccoli dopo la segnalazione del Var e la successiva conferma da parte dell’arbitro Abisso. Motivo della decisione? Uno “step on foot” come recita la regola Var,  un semplice pestone per dirla in gergo calcistico. Ora, rileggendo in generale il regolamento Var, che doveva intervenire solo ed esclusivamente per correggere alcuni evidenti e gravi errori commessi dal direttore di gara, è palese che la funzione del mezzo tecnologico ed il suo utilizzo stia cambiando il senso stesso del gioco del calcio.

Senza voler essere per forza anacronistici, è fuor di dubbio che, nelle ultime stagioni, il rimandare ogni giudizio alla meticolosa analisi di ogni azione di gioco allo strumento Var, ha determinato molti rimpianti rispetto al calcio giocato degli anni passati. Ormai si assistono ad episodi dove i difensori in area di rigore sembrano monchi per paura di un involontario tocco di braccia o di mano, oppure di normali contrasti di gioco giudicati in maniera eccessiva, come se il calcio si fosse trasformato in un gioco senza quel sano agonismo che lo ha sempre contraddistinto.

In ordine di tempo, l’ultimo episodio di Lecce ha marcatamente evidenziato proprio l’estremo utilizzo del Var, creando nel contempo un altro precedente che dovrà obbligatoriamente essere applicato ogni qualvolta ci sia un leggerissimo ed involontario pestone. Giustamente il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, nel suo consueto stile anglosassone ha così commentato a fine gara quanto accaduto: “Questo utilizzo dello strumento è diabolico, così si rovina la favola del calcio. Da ora in poi cercheremo un pestone ad ogni gol subìto, tanto un fallo si trova sempre. Io rispetto la classe arbitrale, ma se continuo a difendere certi episodi divento poco credibile agli occhi dei miei tifosi. Serve maggiore attenzione nei nostri confronti”.

Ecco, è proprio il “bello del calcio” che questi episodi danneggiano in maniera così evidente, e non solo per la scarsa credibilità che trasmettono agli occhi dei tifosi. Vengono meno pure quelle forti emozioni che governano e circondano questo sport, alla base del tifo di qualunque squadra di ogni latitudine e continente.

Ma ormai, come si dice, il dado è tratto e sarà così fino al termine di questo campionato con la non tanto segreta speranza che altri simili episodi capitino a vantaggio del Lecce per bilanciare quelli che hanno già fatto tanti danni per i punti mancanti al team giallorosso. L’obiettivo più razionale, invece, è rivedere il regolamento Var nei suoi aspetti più particolareggiati per renderlo più semplice ed efficace, uno strumento moderno per migliorare effettivamente lo sport più bello del mondo.

Adolfo Starace
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Foto e video di Antonella Ingrosso

 

 

 

 


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