Vino - 11 Giu 2022

L’espressione della Malvasia Bianca di Leone de Castris


Spazio Aperto Salento

Un altro appuntamento targato Ais Lecce nella sala Bernini del Grand Hotel Tiziano a Lecce. Attraverso il racconto appassionato del sommelier Fabrizio Miccoli, attraversando la storia della Malvasia, le sue origini e le sue peculiarità, l’altra sera si è avuto modo di apprezzare una verticale del “Donna Lisa Malvasia Bianca” dell’antica azienda vitivinicola Leone de Castris di Salice Salentino. Quattro annate (2020 in anteprima, 2019, 2013 e 2006) che hanno espresso il valore di un’etichetta, spesso premiata in diversi concorsi enologici e presentata dall’enologo dell’Azienda Matteo Esposito e, per le annate meno recenti, direttamente dal produttore Piernicola Leone de Castris.

Oltre al bianco Donna Lisa, il tasting ha riguardato anche una mini verticale del pregiato spumante metodo classico “Five Roses” che, con il suo perlage fine ed elegante, si è fatto apprezzare dai circa cento ospiti della serata. Due le annate in degustazione: 2017 e 2013, quest’ultima in formato magnum, la cui sboccatura è avvenuta nel 2020.

Infine, quasi a completamento della varietà cromatica dei vini in degustazione, dal giallo verdolino del Donna Lisa 2020 al rosa tenue tendente al cerasuolo delle bollicine Five Roses, passando per i gialli dorati, carichi di tempo, delle annate più remote del Donna Lisa, la degustazione si è chiusa con l’ultimo nato in casa Leone de Castris: il “Saliscendi” 2019. Un primitivo di Gioia del Colle, della linea “Donna Coletta” prodotto con uve coltivate nelle campagne di Noci, attorno all’omonima masseria, in un terreno connotato da una conformazione di continui saliscendi collinari, da cui il nome dell’etichetta.

È stata un’occasione, dunque, per degustare, ancora una volta sotto l’egida dell’Associazione Italiana Sommelier Lecce, eccellenze enologiche del territorio pugliese e salentino.

Mimmo Arnesano
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In alto: un momento della verticale del “Donna Lisa Malvasia Bianca” (Foto Mimmo Arnesano)