Si terrà giovedì 26 gennaio, alle 18, nella Chiesa parrocchiale “San Giuseppe”, a Salice Salentino, un incontro dedicato al ricordo del poeta dialettale locale Luigi (Pici) Simmini. Già presidente dell’Azione cattolica “Adulti” della nuova Parrocchia “San Giuseppe”, istituita nel 1977, Simmini era conosciuto in paese pure per il suo impegno politico nell’ambito della sezione cittadina della vecchia Democrazia Cristiana e, soprattutto, per la sua attività sociale e di volontariato espletata anche nella Caritas.
Dopo i saluti del parroco don Arcangelo Martina, durante la serata, promossa in occasione del centenario della nascita di Simmini (1922-2022), interverranno Maria Tondo, Cosimo Innocente e Antonio Scandone. Moderatore Giuseppe De Tommaso. Il programma dell’incontro, organizzato da GenerAzioni con il patrocinio del Comune, comprende letture di componimenti dell’autore salicese, interventi musicali del gruppo “Capicanale” e la presentazione della raccolta di scritti e versi di Luigi Simmini dal titolo “A ddu nascìu l’amore a prima fiata”, pubblicazione realizzata per l’occasione a cura della famiglia (pagine 30).
Simmini, nato a Salice il 2 luglio 1922, scomparve il 19 maggio 2005 all’età di 82 anni. Svolse attività lavorativa come carabiniere ausiliare (dal 1942 al 1946), bracciante agricolo (sino al 1952) e commerciante ambulante (dal 1952 al 1956). Divenuto dipendente comunale nel 1956, ricoprì prima il ruolo di vigile urbano e poi quello di Ispettore d’Igiene fino al 1987. Conseguì la Licenza media inferiore da privatista, nel 1964.
Cominciò a dedicarsi alla scrittura, con regolarità, dopo la pensione. Tuttavia, “Spazio Crsec”, rivista distrettuale dell’Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione, pubblicò un suo articolo nel numero di ottobre 1981. Si trattava de “La fera te Salice”, un breve saggio dedicato alla storia della Fiera della “Madonna della Visitazione” (30 giugno – 3 luglio), già apparso su Problemi e Proposte”, periodico a cura dei giovani dell’Azione cattolica della Parrocchia “San Giuseppe” (anno I, n. 3, Salice Salentino 1978).
Come accennato, però, in paese Luigi Simmini, prima ancora di essere apprezzato come poeta dialettale e autore di altre tipologie di componimenti, era conosciuto soprattutto per il suo impegno nelle istituzioni cattoliche e nel mondo politico locale. Sempre militante nella Democrazia cristiana, ricoprì incarichi di primo piano nel Direttivo sezionale di Salice Salentino (negli anni ’70 fu vicesegretario). Era un convinto moroteo. A livello provinciale i suoi riferimenti furono, via via, Beniamino De Maria, Giacinto Urso ed Emilio Pulli.
Fra le sue pubblicazioni, si ricordano “Ricostruzione storico-religiosa-culturale de La Cona” (1995), “Quannu Cristu scise an terra” (1997), “Li ecchi tiempi, passa parola” (1998), “Partennu e turnannu” (2001), “A ottant’anni sunati” (2002) e “Miracolo articolato” (2003). Le sue opere hanno ottenuto riconoscimenti in diversi concorsi letterari. (r.f.)
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In foto: Luigi (Pici) Simmini