Il gruppo “Salice nel Cuore” contesta una recente delibera di Giunta con cui viene dato “atto di indirizzo” per l’individuazione di un avvocato quale “supporto al Rup” per un anno
Opposizione di Salice sul “piede di guerra” dopo la decisione dell’Amministrazione di disporre atto di indirizzo al responsabile del Settore tecnico comunale affinché provveda all’individuazione di “professionalità”, con competenza giuridico/legale, quale “supporto al Rup” per un anno. Per il gruppo consiliare “Salice nel Cuore” (Alessandro Ruggeri, Silvia Grasso ed Enzo Marinaci), si tratterebbe “dell’ennesima decisione della Giunta a guida leghista di affidarsi a consulenze esterne”.
La necessità di individuare detta figura professionale (un avvocato), nella deliberazione della Giunta (n. 95/2021), viene motivata dal fatto che “in quest’ultimo periodo, gli uffici tecnici in generale, e quello di Salice Salentino in particolare, sono chiamati ad adempiere ad una molteplicità di procedimenti, che non solo sottendono svariate problematiche e ambiti ma che vanno istruiti ai sensi una normativa sempre in evoluzione e con una giurisprudenza spesso contrastante”. Nell’atto, in particolare, viene precisato che “sono in corso di istruttoria numerosi impianti da energia rinnovabile, fra fotovoltaici ed impianti eolici per potenze importanti; sono in corso di realizzazione svariati cantieri di opere pubbliche; sono in corso di istruttoria numerose pratiche edilizie relative ai bonus facciate e/o energetici”.
Secondo “Salice nel Cuore”, dunque, questa decisione s’inquadrerebbe nell’ambito del “valzer delle consulenze a Salice”.
«Il provvedimento – affermano Ruggeri, Grasso e Marinaci – fa scalpore. Dopo la decisione di avvalersi per i prossimi mesi di un giornalista per il servizio di informazione e comunicazione, l’Esecutivo stabilisce di conferire una consulenza legale per un anno a supporto delle attività dell’Ufficio tecnico. Da una lettura della delibera non possono non essere sollevati dubbi. Colpisce, in primis, l’assenza totale di indicazione delle somme da riconoscere per la consulenza annuale. La Giunta, infatti, decide soltanto che la spesa dovrà essere “contenuta” e nel limite di cui all’art. 36 del Decreto legislativo 50/2016, comma 2, lettera “a”. Ma ciò non aiuta a comprendere quanto sarà riconosciuto effettivamente al professionista in questione. In questo caso la Giunta, come spesso ha fatto, si spoglia da ogni responsabilità, demandando all’Ufficio tecnico la determinazione dei compensi».
«Ci si chiede – aggiungono i consiglieri – come sia ammissibile una delibera che agevola “la gestione ordinaria” dell’Ufficio. Questo stride ancor di più con la circostanza che il Settore tecnico di Salice è composto da un numero elevato di dipendenti di diversa categoria, i quali non dovrebbero avere problemi di gestione dell’ordinario e di interpretazioni normative di settore. In genere, poi, queste convenzioni potrebbero farsi su un singolo progetto e non per tutta l’attività dell’Ufficio. A Salice, invece, l’attività di consulenza diventa, quasi, un ampliamento a forma stabile di personale a servizio di un Settore. Inoltre, detta singolare situazione crea dei pericolosi precedenti. Basti pensare al fatto che se ogni capo settore del Comune di Salice dovesse manifestare detta necessità, ad ognuno dovrebbe essere affiancato un avvocato (un avvocato per il comandante della Polizia locale, un avvocato per il capo settore dei Servizi finanziari, un avvocato per i Servizi sociali, un avvocato per gli Affari generali). E questo è improponibile ed inaccettabile. Il capo settore, in virtù della propria qualifica, è infatti deputato a fornire risposte e soluzioni ai procedimenti amministrativi”.
“Tutta questa assurda situazione – continuano Ruggeri, Grasso e Marinaci – stride con la circostanza che vi è già un avvocato all’interno del Comune di Salice Salentino che potrebbe aiutare a superare questioni interpretative a cui gli interessati non sanno rispondere. In passato – ricordano – gli amministratori di una precedente Giunta, della quale faceva parte l’attuale sindaco, furono condannati dalla Corte dei Conti per danno erariale determinato da consulenze illegittime. Non vorremmo che la storia stia per ripetersi. Questa maggioranza – concludono – si muove ormai in maniera confusionaria e disordinata, sopraffatta da calcoli elettorali ed interessata solo a ricercare soluzioni disperate per continuare ad occupare e a scaldare le poltrone del Comune”. (r.f.)
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In foto: il gruppo consiliare di opposizione “Salice nel Cuore” (da sin.: Ruggeri, Grasso e Marinaci)