Salento - 21 Gen 2023

Maraschio: “Trivelle in mare: inutili in termini energetici e dannose in termini ambientali”

Ieri mattina a Lecce, nella sede regionale di viale Aldo Moro, incontro con rappresentanti degli Enti locali e delle associazioni del territorio. L’assessore regionale:“ Il territorio sia compatto così orienteremo le scelte del Governo verso la tutela dell’ambiente e del mare”


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“È stato messo un primo tassello per far comprendere l’inutilità, in termini energetici, e il danno, in termini ambientali, che le trivelle provocheranno alle nostre comunità pugliesi”. Anna Grazia Maraschio, assessora all’Ambiente della Regione Puglia, dopo l’incontro tenutosi ieri mattina a Lecce, in viale Aldo Moro, presso la sede della Regione Puglia, si sofferma sull’iniziativa. Un’iniziativa, rilevante per il tema trattato, a cui hanno partecipato rappresentanti degli Enti Locali delle province di Brindisi e Lecce, delle associazioni del territorio e delle testate giornalistiche locali e regionali.

Fra i presenti all’incontro, Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale, Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Carlo Salvemini,  sindaco di Lecce, e Riccardo Rossi, sindaco di Brindisi. Collegato in videoconferenza, è intervenuto anche Ferdinando Boero, già ordinario di Zoologia e Biologia Marina all’Università del Salento, oggi Chair alla Stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli. L’incontro è stato promosso con l’obiettivo “di fornire delle informazioni chiare sui danni che queste attività estrattive provocheranno alla Puglia”. Si è trattato, peraltro, di un “tavolo di confronto” riguardante “la conversione in legge del decreto legge 176/2022 – Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica [Aiuti – quater] – che prevede la possibilità di realizzare nuovi pozzi di estrazione di idrocarburi gassosi nella fascia 9/12 miglia nautiche, oggi vietati dall’articolo 6 comma 17 del Testo Unico Ambientale”.

“Partiamo dai territori per creare consapevolezza – dice l’assessora Maraschio – noi abbiamo abbracciato con il Pnrr la necessità di una transizione energetica che riguarda l’abbandono dei combustibili fossili per passare a fonti energetiche più sostenibili, soprattutto le rinnovabili, su cui la Puglia ha una posizione di preminenza in Italia. Le trivelle vanno contro le prescrizioni dell’Unione Europea. È una scelta che non ha senso. Una scelta dannosa, perlopiù. Perché per cercare gli idrocarburi in mare si faranno delle prospezioni con gli argani, che sono una fonte di rumore fortissimo, seconda solo alle esplosioni atomiche sott’acqua e c’è un’amplissima letteratura che dice che influenzano il funzionamento degli ecosistemi. Questo per quanto riguarda le prospezioni. Per quanto invece riguarda le perforazioni si esporrà a uno stress enorme le comunità che vivono sui fondali. Poi c’è il rischio di fuoriuscite di idrocarburi o altro. È altissimo il rischio di danneggiare gli ecosistemi marini e di conseguenza le comunità pugliesi che vivono e traggono la loro economia dal mare”.

“Per questa ragione – si legge in una nota diffusa dalla Regione sul sito istituzionale –  Maraschio ha deciso di costituire un team tecnico/scientifico, composto da Ferdinando Boero, Vito Felice Uricchio, direttore dell’Istituto di Ricerca Sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e Angelo Tursi, professore ordinario di Ecologia applicata presso l’Università di Bari”.

“Chiederò un appuntamento al ministro Pichetto Fratin – aggiunge l’assessora – e da questi tavoli di consultazione sul territorio emergerà una linea che dovrà essere condivisa con i consiglieri regionali, partendo da una mozione anti trivelle che è già stata approvata, e dai parlamentari che hanno a cuore il tema. Il territorio sia compatto – conclude Maraschio – così orienteremo le scelte del Governo verso la tutela dell’ambiente e del mare”.

Il prossimo incontro, riservato agli amministratori della provincia di Bari, Foggia, Bat e Taranto, si terrà a Bari, nella sede della Regione Puglia di via Gentile, lunedì 23 gennaio, alle ore 11. (red.)

 

Foto in alto e sotto: due immagini dell’incontro