Centenario della traslazione - 16 Set 2021

“Milite Ignoto”, nel Salento 88 Comuni hanno già conferito la cittadinanza onoraria

Nella provincia di Lecce il maggior numero di adesioni: finora hanno deliberato 74 Comuni; a Taranto 8, a Brindisi 6


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L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, in sostegno all’iniziativa commemorativa promossa dal “Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia” per il Centenario della traslazione del Milite Ignoto da Aquileia a Roma, con nota del 3 marzo 2020, ha invitato tutti i comuni d’Italia ad aderire alla proposta di conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto e alla intitolazione di vie, piazze e luoghi pubblici al “Milite Ignoto – Medaglia d’Oro al Valor Militare”. Scopo dell’iniziativa è il rinnovamento della memoria e la valorizzazione storica, morale e sociale dell’anniversario in questione.

Dal sito del “Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia”, le cittadinanze onorarie conferite ad oggi in tutta Italia, su 7904 Comuni, risultano essere 2677: purtroppo una adesione non molto diffusa, solo 1/3. In Puglia sono 111, così suddivise: 10 in provincia di Bari, 7 per la BAT, 6 in quella di Foggia, 6 in provincia di Brindisi, 8 nella provincia di Taranto, mentre in provincia di Lecce, sono ben 74 su 96 che la compongono (circa il 77%).

Cento anni fa, dopo l’immane sforzo per la realizzazione dei confini nazionali, si compì un altro grande sforzo per la compattazione e costruzione dell’identità nazionale che fu realizzata passando anche attraverso l’individuazione di quel Soldato, che elevato a simbolo del sacrificio e del valore dei combattenti, non appartenendo “a nessuno”, venisse in realtà sentito come appartenente “a tutti” e fosse quindi, una rappresentazione in cui tutti potevano riconoscersi.

Il 4 agosto 1921 il Parlamento approvò la Legge, promulgata il successivo 11 agosto con il n. 1075, “per la sepoltura in Roma, sull’Altare della Patria, della Salma di un soldato ignoto caduto in guerra”. La legge composta di soli 3 articoli, all’art.1 recitava: «Il giorno 4 novembre 1921, nel terzo compleanno della Vittoria, alla salma non riconosciuta di un soldato caduto in combattimento nella guerra 1915-1918, sarà data, a cura dello Stato, solenne sepoltura in Roma sull’Altare della Patria».

Il Ministero della Guerra fu delegato per lo svolgimento di tutte le operazioni e il 20 agosto, il Ministro Gasparotto, emanò le prime disposizioni per le onoranze da tributare. Una Commissione apposita, composta da decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare, avrebbe raccolto le salme di 11 soldati non identificabili, ma di cui fosse certa l’appartenenza alle forze militari italiane. Le esumazioni dovevano essere eseguite “nei tratti più avanzati” dei principali campi di battaglia: San Michele, Gorizia, Monfalcone, Alto Isonzo, Camposile, Montello, Monte Grappa, Altopiano di Asiago, Pasubio, Cadore, Tonale.

Le salme, sistemate in bare tutte uguali, furono raccolte presso la Basilica di Aquileia, dove la madre di un Caduto ignoto, alla presenza di altre 10 madri o vedove di Caduti ignoti, designò la salma da destinare a diventare simbolo di tutti i Caduti d’Italia. Maria Blasizza, madre di Antonio Bergamas (soldato irredento, arruolatosi volontario nell’Esercito Italiano, sotto con il falso nome di Antonio Bontempelli, morto sull’Altopiano di Asiago e sepolto nel cimitero militare di Marcesina, divenne un caduto ignoto a causa di un bombardamento nemico che devastò il cimitero), il 28 ottobre 1921 effettuò la sua scelta.

Il Soldato Ignoto fu trasportato da un apposito convoglio ferroviario che sostò in tutte le stazioni grandi e piccole, poste lungo il percorso e il 2 novembre, giunse a Roma. Il 4 novembre, come stabilito dalla legge n.1075 e secondo le disposizioni del Ministro Luigi Gasparotto, si svolse la solenne cerimonia in Roma e il feretro dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli, dove era stato deposto all’arrivo nella capitale, fu scortato all’Altare della Patria. Portato a spalla da decorati al valore, egli fu tumulato ove tuttora riposa, assiso a simbolo del valore e del sacrificio suo e degli oltre 650.000 uomini caduti con lui e come lui, per la Patria.

Contemporaneamente alle cerimonie di Roma, il 4 novembre 1921, nelle principiali città d’Italia si svolsero altre commemorazioni, atte a fare sentire ancora più solidale la popolazione, finalmente Italiana, in un momento di solenne condivisione e sublimazione del sacrificio compiuto dai soldati e da tutte le famiglie dal nord al sud dei confini nazionali. Successivamente al secondo conflitto mondiale, il simbolo del Milite Ignoto è stato esteso a tutti i Caduti per la Patria.

Il “Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia” nella presentazione della proposta, ha scritto «oggi è giunto il momento in cui, in ogni luogo d’Italia, si possa orgogliosamente riconoscere la paternità di quel Caduto» divenendo così Cittadino d’Italia.

Anche il Comune di Salice Salentino con Deliberazione del Consiglio comunale del 17 giugno 2021, «ripudiando ogni totalitarismo e ogni guerra», considerando «il Milite Ignoto simbolo delle vittime di tutti i conflitti armati e monito delle coscienze a non ripetere gli errori del passato, richiamando anche i valori della nostra Costituzione», considerando «che con il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto il Comune di Salice Salentino vuole rendere omaggio a quanti hanno dato la vita durante i conflitti armati del Novecento, lottando per la libertà, la democrazia e per il valore della fratellanza che oggi, più che mai, deve essere rinnovato e promosso soprattutto tra le nuove generazioni, richiamando anche i valori della Costituzione della Repubblica Italiana», ha ritenuto di aderire all’iniziativa, rivendicando la paternità di quel Caduto e conferendo il riconoscimento di Cittadino Onorario al Milite Ignoto.

Oltre ai Comuni che hanno già completato l’iter per l’attribuzione della cittadinanza onoraria, sono tantissimi quelli che lungo tutto lo Stivale, stanno istruendo le procedure affinché il Milite Ignoto diventi “Cittadino d’Italia”, compiendo uno sforzo di affratellamento che andando oltre lo spirito calcistico e superando divisioni campanilistiche sempre serpeggianti, rinnovi il sentimento racchiuso nella motivazione con cui, con Regio Decreto 1° novembre 1921, gli fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare: “Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della Patria”.

Luisa Mogavero
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Foto in alto: Viaggio del Milite Ignoto italiano (1921). In basso: L’arrivo della salma al Vittoriano

 

 

 

Leggi l’elenco:

Comuni del Salento che hanno già conferito la cittadinanza onoraria (aggiornamento 10 settembre 2021)

 

 

 


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