Monteroni di Lecce - 19 Giu 2022

Mindfulness e bambini, un progetto innovativo per la scuola dell’infanzia

L’attività è stata realizzata nell’anno scolastico 2021-2022 nell’Istituto Comprensivo “Vittorio Bodini” di Monteroni di Lecce


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In una  società liquida, come direbbe Bauhmann, se non addirittura gassosa, siamo immersi in una sorta di luna park dove è difficile porre la nostra attenzione su noi stessi, subissati come siamo da mille richieste che richiedono prestazioni sempre più elevate ed efficaci.

Il lasciarsi trasportare dagli istinti, l’incapacità di fermarsi ad ascoltare, l’ansia che ci assale nell’essere sempre più perforamenti dinanzi a compiti sempre più impegnativi, mette in evidenza l’esigenza di riuscire ad ottenere una calma interiore capace di farci riflettere e ragionare affrontando il “momento presente” senza lasciarci guidare unicamente dalle emozioni.

Questa è una pratica che deve essere coltivata sin dalla più tenera età. Si stanno portando avanti, infatti, degli studi per proporre la mindfulness anche in età evolutiva, con diverse modalità di presentazione, di durata e di linguaggio utilizzati.

Numerosi sono stati gli effetti positivi riscontrati anche e soprattutto nella concentrazione, nell’attenzione e nelle funzioni esecutive, sviluppando nei soggetti una maggiore consapevolezza interna ed esterna. Oltretutto a trarne beneficio sono anche l’intelligenza emotiva e il benessere generale.

Essa permette ai bambini impegnati in tale pratica di elaborare le esperienze corporee, di prestare attenzione, di concentrarsi maggiormente, di ascoltare e di imparare come stare bene con se stessi e con gli altri. Anche per i bambini la pratica della mindfulness corrisponde ad una pausa dallo stress della vita quotidiana e permette di riconoscere al meglio i propri bisogni nel momento presente e di conseguenza anche gli impulsi che ne scaturiscono.

Oltre ad essere una pratica piacevole, alcuni studiosi come Chiesa e Seretti, hanno osservato un miglioramento della “Salute sociale e fisica” conseguenza della diminuzione dello stress, dell’ansia, della reattività e del cattivo comportamento e un aumento della calma, dell’autostima della consapevolezza di sé, e di un miglioramento nella qualità del sonno. Prendere coscienza delle proprie emozioni significa riconoscerle, ma non solo in senso astratto, significa dare loro una collocazione nel corpo.

Un progetto svolto nell’anno scolastico 2021/2022 nella Scuola dell’Infanzia dell’Istituto comprensivo “Vittorio Bodini” di Monteroni di Lecce, ha visto la messa in pratica di tale attività. Ai bambini è stato chiesto, dopo un lungo lavoro sulle emozioni, di localizzarle in alcune zone su di una sagoma corporea.

La paura è stata localizzata nelle gambe (“ una volta avevo paura e sono scappato”), la rabbia nella pancia, la gioia nel petto (perché mi batte forte il cuore). Porre l’attenzione sulle emozioni, riconoscerle e collocarle serve a concentrare su di esse l’attenzione.

Una volta riconosciute, attraverso esercizi di meditazione e di respirazione, i bambini sono stati invitati a visualizzare l’emozione nella parte del corpo corrispondente, ad instaurare con esse un dialogo interiore e quindi a dominarle.

Quando le emozioni si manifestano nel corpo, vengono raggiunte dal pensiero e una volta che accade ciò il bambino associa alle sensazioni provate giudizi su di sé e su quello che gli altri pensano di lui, con il rischio che si identifichi nell’emozione provata in quel momento, specialmente quando questa è di rabbia o di tristezza.

È necessario attivare una sorta di decentramento dagli stati emotivi, in quanto un’emozione deve riflettere solo come ci si sente in quel preciso momento, in quella precisa situazione. Quando i bambini localizzano, riconoscono e dominano gli stati emotivi, si appropriano della calma e della consapevolezza di sé.

La musica di sottofondo durante gli esercizi di respirazione, aiuta la concentrazione che poi avverrà senza tale ausilio, ascoltando il silenzio , dapprima per pochissimi minuti con l’aiuto di un timer, poi in maniera autonoma. Anche semplici esercizi yoga  sono stati utilizzati nel Progetto innanzi detto, come la realizzazione di mandala con oggetti della terra, sassi, foglie, fiori.

I bambini che hanno partecipato al Progetto hanno beneficiato in termini di consapevolezza e di dominio di emozioni frustranti, acquisendo autostima e apertura verso gli altri. Sarebbe auspicabile in una scuola che si prende cura dei propri allievi, che tali percorsi siano attivati in tutte le realtà scolastiche di ogni ordine e grado, proprio per fornire gli strumenti ai bambini e ai giovani per affrontare tutte le situazioni, scolastiche e di vita sociale, con serenità.

Ogni soggetto, adulto o bambino che sia, capace di prestare attenzione a se stesso, sarà  certamente in grado di confrontarsi con gli altri in maniera serena e costruttiva. E se fosse uno strumento per combattere il bullismo?

Antonia Sergio
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