Cultura/Arte - 22 Mar 2024

“Mostra della rimembranza” al Palazzo marchesale di Arnesano

Inaugurazione venerdì 22 marzo, alle 18.30


Spazio Aperto Salento

Si può chiamare “Mostra della rimembranza” quella allestita nei mirabili spazi del Palazzo marchesale di Arnesano (apertura dal 22 al 27 marzo 2024), ideata e organizzata, o curata che dir si voglia, dall’architetto Aniello Lezzi e dal professore Claudio Scardino, autorizzati prontamente dal sindaco, avvocato Emanuele Solazzo, all’utilizzo dello storico palazzo.

Rimembranza, certamente, poiché il sostantivo suscita memorie e sentimenti del passato (“la puntura de la rimembranza”, Dante). Infatti la manifestazione riguarda una ottantina di ex allievi per lo più dell’Istituto d’Arte “Giuseppe Pellegrino” di Lecce, purtroppo di recente soppresso, come tutti gli istituti d’arte in Italia. Eppure enorme è stato il contributo di tale istituto al progresso culturale, economico e sociale del Salento e non solo. Ma questo è un altro discorso da trattare semmai in altra sede.

Torniamo alla mostra, anzi all’idea che l’ha presieduta: dar vita ad una sorta di rimpatriata, ad un incontro tra amici e conoscenti che sono stati studenti, si diceva, o anche docenti nell’istituto artistico anzidetto. Ebbene, va sottolineato senza indugio che l’intento è pienamente riuscito. Basti anche soltanto visualizzare gli scambi di sms inviati al “gruppo provvisorio mostra palazzo marchesale”. Sicché Lezzi e Scardino, con i collaboratori Vanni Gerardi, Rosella Caione, Irene Zecca, Tonio Solazzo, possono ben ritenersi paghi e soddisfatti.

Da notare nella Mostra il pastorale dell’arcivescovo Seccia, interessante non solo dal punto di vista “tecnico” ma soprattutto per il valore simbolico in consonanza con lo spirito corale dell’esposizione. La quale è certamente un esempio significativo, poiché sottende prima di tutto la presenza dell’uomo al centro con i suoi problemi di civiltà, di umanità, di vita vissuta; l’uomo (e la donna s’intende) prima dello specifico contenuto visibile delle opere presentate su cui l’occhio critico, aduso a “distinguere” e “discriminare”, potrebbe esercitarsi.

La ragione e la lezione di questo incontro o “abbraccio corale” non riguardano insomma un sentimento nostalgico ma il desiderio di socialità, di vicinanza, di solidarietà, di proficuo, vitale e umano dialogo.

Salvatore Spedicato
Scultore e critico d’arte
già direttore di Accademia di Belle Arti

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In foto: Arnesano,  Portale del palazzo marchesale