Comune - 07 Ott 2025

Nardò, mense scolastiche a km zero: inaugurato il punto cottura in via Pilanuova

Intervento da 1,5 milioni di euro, la struttura prepara 700 pasti per le scuole neretine


Spazio Aperto Salento

È stato inaugurato ieri, lunedì 6 ottobre 2025, il nuovo centro cottura di via Pilanova, nel quale saranno preparati, confezionati e distribuiti i circa 700 pasti per le mense scolastiche della città (ma è strutturato per servire a breve le mense dei comuni limitrofi). L’intervento da 1 milione 520 mila euro (di cui 1 milione di fondi Pnrr), rappresenta una “rivoluzione” per il sistema scolastico cittadino, dal momento che il centro sarà a servizio di tutti i plessi della città con conseguente innalzamento qualitativo degli standard di preparazione e fornitura dei pasti alle mense. Il servizio di refezione è gestito dalla ditta “Vivenda”. Al taglio del nastro sono intervenuti il sindaco Pippi Mellone e diversi amministratori comunali.

“Dopo decenni – ha detto il sindaco Pippi Mellone – torniamo a cucinare a Nardò i pasti per le mense scolastiche dei nostri figli. È evidente che questo consentirà di avere cibi più buoni, che vengono consegnati prima e nelle migliori condizioni. Per anni abbiamo ascoltato le sacrosante lamentele delle famiglie per i pasti dei loro bimbi preparati lontano dalla città. E proprio in questi giorni tanti salentini sono preoccupati per la qualità dei pasti dei bambini, visto quello che sta accadendo. A Nardò, per fortuna, questo problema non esiste. Abbiamo sfruttato l’ennesimo finanziamento a fondo perduto del Pnrr su un progetto del valore complessivo di 1 milione e mezzo di euro. Con orgoglio abbiamo inaugurato la struttura e apprezzato con i nostri occhi con quanta attenzione e professionalità vengono preparati i pasti dei piccoli studenti di Nardò. È un’altra risposta concreta alle esigenze della nostra città e delle famiglie neretine”.

“Con questo intervento, affidato alla ditta “Gravili srl” – si legge in una nota del Comune – è stato possibile realizzare il centro cottura e la mensa scolastica (quest’ultima a servizio degli studenti dell’istituto di via Pilanuova), sfruttando un fabbricato in disuso. Il progetto, a firma dell’ingegnere Gregorio Raho, ha previsto proprio la demolizione del fabbricato (con prospetto su via Duca d’Aosta) e la realizzazione di un nuovo edificio con centro cottura al piano terra e mensa al primo piano. Più in dettaglio, al piano terra (con una superficie coperta di oltre 343 metri quadri) ci sono vari ambiti funzionali per la conservazione, il trattamento, la lavorazione e la cottura dei prodotti alimentari, per il successivo confezionamento dei prodotti da trasferire e per l’avvio a consegna dei pasti pronti, opportunamente disposti in maniera da garantire la corretta gestione e separazione dei flussi di lavoro. Oltre a spogliatoi e servizi igienici per il personale e un ufficio amministrativo. L’edificio è dotato di scala e ascensore per il primo piano. Dove, invece, ci sono (su una superficie di circa 162 metri quadri) la mensa e i servizi igienici, collegati con un corridoio protetto agli ambienti scolastici”.

“Ho detto e ribadito più volte – ha evidenziato Oronzo Capoti, assessore ai Lavori Pubblici – che questo intervento è la ciliegina sulla torta di tutto quello che abbiamo fatto in questi anni sul patrimonio immobiliare scolastico, che abbiamo ereditato in condizioni pietose. Abbiamo fatto una programmazione specifica sugli immobili scolastici, sanando una serie di situazioni critiche, efficientandoli, rendendoli sicuri e mettendoli a norma. All’incuria e al disinteresse abbiamo sostituito (dal 2016 a oggi) attenzione e buon senso. Questo intervento ne è la dimostrazione più evidente”.

“Questa inaugurazione – aggiunge Giulia Puglia, assessora all’Istruzione – è un’altra meravigliosa notizia per le famiglie neretine e per i bambini della città. L’Amministrazione comunale, com’è noto, è orientata da sempre a favorire il tempo pieno scolastico per ampliare l’offerta formativa delle scuole e aiutare la conciliazione della vita personale e lavorativa dei genitori. Per farlo, abbiamo bisogno di immobili scolastici attrezzati, anche con un punto cottura e di una mensa come questi”.

 

 

 

 

 

 

Da comunicato