Calcio/Serie A - 30 Ott 2022

Non basta tanto impegno, contro la Juve il Lecce perde di misura

Ieri sabato 29 ottobre (inizio ore 18), al Via del Mare, giallorossi sconfitti 0-1. Commento al match di Adolfo Starace


Spazio Aperto Salento

Una Juve con tante assenze, per niente trascendentale, passa a Lecce con un eurogol di Fagioli verso la mezz’ora della ripresa. Gara spigolosa con tanti ammoniti che ha evidenziato, ancora una volta, almeno nell’ultimo periodo, i limiti strutturali dei giallorossi incapaci di rendersi pericolosi in attacco. Ormai è chiaro che il Lecce, per essere più competitivo ha bisogno di apportare qualche modifica nell’ organico, un paio di centrocampisti di qualità, per esempio, potrebbero essere un toccasana per sfruttare le caratteristiche dei propri attaccanti.

Non basta il solo Strefezza ad illuminare il gioco, lo stesso Banda sta palesando i propri limiti, ed i giovani stanno pagando lo scotto dell’inesperienza nella massima  serie. Infine, c’è da registrare il puntuale calo fisico della squadra nel secondo tempo a causa anche dell’enorme dispendio di energie che produce il modulo adottato da Baroni. Infatti, passando alla cronaca della gara, nel primo tempo i giallorossi hanno contenuto bene gli attacchi sterili della Juve mettendo spesso in difficoltà la costruzione stessa del gioco bianconero.

La squadra di Allegri è ricorsa alle maniere forti nella prima mezz’ora, rimediando cartellini gialli e giocando come una provinciale, senza fronzoli ma con scarsa qualità. Poi, nella ripresa, il Lecce pian piano è arretrato pericolosamente lasciando campo libero ai centrocampisti juventini e, anche senza strafare, i bianconeri hanno creato qualche azione da gol con Gatti, Milik e Kean. Al 29′ è arrivato il gol realizzato con un’autentica prodezza balistica dal nuovo entrato Fagioli, un tiro a giro, quasi alla Del Piero, sul quale nulla ha potuto fare Falcone, anche ieri uno dei migliori in campo per i giallorossi. Nell’ultimo quarto d’ora Baroni tenta il tutto per tutto, inserisce Rodriguez, Di Francesco e Colombo, il Lecce conquista qualche calcio d’angolo, e centra anche un clamoroso palo con Hjulmand. La Juventus si difende perdendo tempo e buttando palle in tribuna, un po’ troppo per una squadra che vuole tornare ad essere protagonista, ma comunque alla fine quel che contava era la vittoria e vittoria è stata.

Ora il Lecce dovrà affrontare un trittico di gare molto impegnativo prima della sosta per i mondiali: Udinese, Atalanta e lo scontro salvezza contro la Sampdoria, ma certamente Corvino & C. stanno già pensando a qualche correttivo per garantire al team di Baroni un prosieguo del campionato all’altezza della situazione, in linea con le aspettative dei meravigliosi tifosi giallorossi che anche ieri hanno incitato la squadra fino al termine.

Adolfo Starace
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LECCE (4-3-3): Falcone: Baschirotto, Pongracic, Gendrey, Gallo; Blin (15′ st Askildsen), Hjulmand, Gonzalez (42′ st Rodriguez); Strefezza (37′ st Di Francesco), Ceesay (37′ st Colombo), Oudin (15′ st Banda). A disp.: Bleve, Pezzella, Tuia, Dermaku, Umtiti, Persson, Helgason, Bistrovic, Cetin, Listkowski. Allenatore: Baroni.

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, Gatti, Danilo, Alex Sandro; McKennie (1′ st Fagioli), Miretti (17′ st Kean), Rabiot; Soulè (39′ st Bonucci), Milik. Kostic (27′ st Iling). A disp.: Perin, Pinsoglio, Rugani, Compagnon. Allenatore: Allegri.

Marcatore: 29’ Fagioli.

Arbitro: Chiffi di Padova.