Comune/Parrocchia - 25 Mar 2024

Novoli, iniziati i lavori di messa in sicurezza dell’antica Chiesa Madre

L’intervento consentirà anche il ripristino della viabilità in piazza Aldo Moro, chiusa al traffico il 25 gennaio scorso dai Vigili del Fuoco


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Al via i lavori di messa in sicurezza del prospetto della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, in piazza Aldo Moro a Novoli. Da oggi lunedì 24 marzo 2024, gli operai della ditta “Nicolì spa” di Lequile, stanno procedendo ad impalcare la facciata principale dell’antico tempio che, a fine gennaio scorso, aveva richiesto un intervento ed una valutazione tecnica dei Vigili del Fuoco in quanto era stata evidenziata una duplice lesione di circa due metri e mezzo al timpano “a vela” realizzato in tufo.

Sin da subito il parroco, don Stefano Spedicato, insieme al sindaco di Novoli, Marco De Luca, si sono adoperati affinché si ponessero le condizioni necessarie a garantire la sicurezza. A seguito dell’intervento dei Vigili del Fuoco chiamati ad intervenire proprio dal parroco, era stato inibito l’accesso alla chiesa da piazza Aldo Moro e poste le distanze di sicurezza dal fronte a pericolo di crollo. L’attuale intervento in urgenza mira a rendere “sicuro” il sito (chiesa e piazza) e a consentire le attività di indagine e restauro della facciata.

«Da oggi – spiega il primo cittadino De Luca – sono in corso i lavori di realizzazione di un sistema di ponteggi e tubi giunto che avvolgono e stabilizzano il timpano a vela. Tali opere provvisorie sono indispensabili per evitare ulteriori danni al bene tutelato oltre a salvaguardare l’incolumità pubblica e ripristinare la viabilità cittadina, sovvenendo di fatto alle molteplici esigenze degli esercizi commerciali insistenti nella zona circostante. Nei giorni scorsi, inoltre, mi sono più volte interfacciato con i funzionari della Regione Puglia al fine di intercettare una qualche forma di finanziamento utile a sovvenire alle necessità occorrenti ad una parte degli onerosi lavori che la Curia di Lecce e la comunità parrocchiale sarà chiamata a sostenere per la risoluzione del problema. Si tratta comunque di una evenienza imprevista e complessa che ha richiesto un certo tempo soprattutto nell’adempimento degli obblighi burocratici (redazione del progetto e parere della Sovrintendenza sugli interventi di restauro). Processi, questi ultimi, a cui un’Amministrazione Pubblica non può assolutamente sottrarsi anche in considerazione del fatto che la pertinenza del problema è di esclusiva competenza dell’Arcidiocesi».