I salentini s’impongono in trasferta. Quattro gol firmati da Coda (doppietta), Majer e Stepinski
Tornano a correre i giallorossi, lo fanno dopo aver perso per strada qualche punto di troppo, eppure sono lì, fortemente agganciati alla zona play off. Sempre più vicino all’Empoli, che ha dovuto frenare la sua scalata di fronte al Cittadella, il Lecce si conferma bestia nera della Reggiana, alla quale anche all’andata aveva inflitto una punizione pesante, senza sbavature. In effetti, anche al Mapei Stadium i salentini riescono a giocare una partita fluida, collezionando tantissime occasioni da gol e imponendosi per tecnica e velocità.
La gara si sblocca dopo un quarto d’ora grazie al rigore procurato da Pettinari e siglato con freddezza da Coda, che aveva già spaventato Venturi. Il raddoppio arriva al 29’, con una Reggiana in balia degli ospiti: è Majer a raddoppiare con un pallone calciato splendidamente, arrivato ai suoi piedi sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Il terzo gol giunge solo una manciata di secondi dopo, quando, ancora una volta, Coda viene innescato da Pettinari e, con una sassata, batte nuovamente l’incolpevole Venturi. Occorre sottolineare che il dialogo fra i due attaccanti sta crescendo e maturando grazie anche ai minuti offerti da Corini, dialogo che permette allo stesso Coda di guidare la classifica cannonieri con ben 14 gol.
Il Lecce entra gli spogliatoi dopo aver dimostrato di essere padrone del campo in casa altrui e malgrado la fame di punti della Reggiana, che è solo quint’ultima. Gli emiliani, però, sono anche sfortunati, e nella ripresa devono fare a meno di Ajeti, al quale l’arbitro assegna un secondo giallo, forse un po’ troppo severo, per fallo su Gallo.
A poco servono le cinque sostituzioni di Alvini, soprattutto quando i giallorossi abbassano il ritmo costringendo gli avversari alla rincorsa, senza subire mai. La difesa controlla e gestisce bene le poche incursioni dei padroni di casa; solo il colpo di testa di Varone impensierisce Gabriel, ma il pallone finisce a lato del palo. All’81’ Lunetta spinge Nikolov in area di rigore, ed è di nuovo penalty: sul dischetto va Stepinski, entrato proprio al posto di Coda, e anche lui non sbaglia.
Nonostante il risultato, il dato significativo da registrare è che il Lecce ha continuato a mordere anche negli ultimi minuti, ai danni di una Reggiana ormai agonizzante. Non male come atteggiamento, con 43 punti messi in salvo e la consapevolezza di avere di fronte a sé tutte sfide importantissime.
Mimma Leone
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Nella foto d’archivio: Il bomber Coda in azione