Salice - 13 Ott 2025

Presenza lupi nel Salento: le regole di convivenza in una nota diffusa da Asl Lecce


Spazio Aperto Salento

Oggi, lunedì 13 ottobre 2025, l’Asl Lecce ha diffuso una nota riguardante la presenza di lupi nel Salento. A causa di “recenti e ripetuti episodi di predazione in danno di animali domestici, compresi animali da compagnia all’interno di proprietà private”, l’Asl ritiene necessario ricordare “alcune fondamentali e semplici regole di convivenza con questi animali selvatici carnivori e predatori che godono, giustamente, di protezione assoluta per la loro fondamentale importanza nel mantenimento degli equilibri naturali”.

“Per scoraggiare l’avvicinamento dei lupi ai centri abitati e per evitare che l’odore e la presenza dell’uomo vengano associati ad esperienze positive – si legge nella nota Asl – occorre impedire a questi animali l’accesso a qualsiasi fonte di cibo, inclusi i rifiuti domestici. Si ricorda che è assolutamente vietato, per i cittadini, alimentare animali selvatici di qualsiasi specie e abbandonare residui di cibo degli animali da compagnia liberi di vagare (cani di quartiere, gatti liberi e colonie feline); qualsiasi residuo di cibo e i contenitori utilizzati devono essere rimossi e le aree utilizzate devono essere accuratamente pulite giornalmente. Il foraggiamento, volontario o meno, di animali selvatici, oltre ad essere vietato dalle norme vigenti, è gravemente nocivo per la salute degli animali e conduce a comportamenti di “semidomesticazione” (di abitudine alla vicinanza con l’uomo) che possono mettere a rischio l’incolumità dei cittadini e la loro stessa salute per il passaggio di patogeni direttamente dagli animali selvatici all’uomo o indirettamente attraverso il contagio di animali domestici. Particolare cura deve essere adottata nello smaltimento dei rifiuti organici anche custodendo questi rifiuti in contenitori a prova di predatore nelle aree rurali. Gli animali domestici devono essere protetti in appositi recinti e gli animali da compagnia devono essere accolti in luoghi chiusi nelle ore notturne o custoditi in recinti appositamente costruiti per evitare l’intrusione di lupi. Sul rischio per l’incolumità delle persone è bene precisare e rassicurare sul fatto che gli attacchi agli uomini sono rarissimi e sono causati fondamentalmente da tre cause scatenanti:

lupi affetti da rabbia (malattia non presente in Italia e per la quale, in ogni caso, vi è una strettissima sorveglianza veterinaria);

lupi che si difendono o che difendono cucciolate. Si raccomanda ai cittadini di non disturbare né avvicinare gli animali selvatici anche se appaiono in difficoltà. In questi casi, occorre allertare gli Enti competenti come Carabinieri Forestali e Centri di Recupero Fauna. Mai avvicinarsi o toccare un animale selvatico, vivo o morto;

lupi che perdono il naturale timore nei confronti dell’uomo perché per esempio artificialmente alimentati.

Una maggiore confidenza tra uomo e animale selvatico può portare al superamento delle naturali distanze di sicurezza con possibili reazioni imprevedibili da parte di animali naturalmente predatori e potenzialmente letali per l’uomo”.