Lecce - 24 Gen 2023

Raduno silenzioso per ricordare Giulio Regeni

Iniziativa in occasione dell'anniversario della morte del giovane ricercatore friulano. Lecce si mobilita per chiedere verità e giustizia


Spazio Aperto Salento

Un raduno silenzioso per ricordare la figura del ricercatore friulano Giulio Regeni, ucciso nel 2016 in Egitto, si terrà mercoledì 25 gennaio, all’altezza della scalinata d’ingresso del Palazzo Codacci-Pisanelli dell’Università del Salento, in viale dell’Università. La manifestazione si terrà esattamente nei pressi del luogo dove, il 29 aprile di due anni fa, venne installata una panchina gialla, dedicata allo sfortunato giovane, sulla quale venne applicata una targa commemorativa voluta da Diffondiamo idee di valore, Conversazioni sul futuro e Lecce città pubblica, con la partecipazione della sezione di Lecce di Amnesty International e in collaborazione con il Comune capoluogo.

 

 

In occasione del raduno silenzioso, che culminerà alle ore 19.41, orario in cui Giulio Regeni inviò il suo ultimo messaggio prima di sparire, così come avverrà in altre città italiane, si terrà  l’accensione di numerose candele gialle. Di seguito la dichiarazione del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini.

«La vicenda di Giulio non è solo la tragedia di un giovane studioso incappato in una brutta storia in un paese ostile alla libertà e al dissenso. Non siamo qui solo per ricordare la qualità del suo impegno, la genuinità dei suoi interessi, la bellezza dei suoi anni, brutalmente fermati. Questa storia è anche di più, è una storia che interroga tutti noi come cittadini, interroga il nostro Paese e il suo governo sul tema dei diritti umani, della democrazia, delle garanzie di libertà che devono ispirare le determinazioni del nostro Paese, a partire dalle relazioni con i Paesi esteri. Ci interroga sulla nostra posizione nel mondo contemporaneo. Finché ci sarà impunità per i torturatori e assassini di Giulio, per noi sarà doveroso essere qui a tenere la luce accesa. Siamo in tanti, cittadini, enti, associazioni, organizzazioni, determinati a non tacere, a non dimenticare».

Il sociologo di UniSalento delegato alla Comunicazione, Stefano Cristante, aggiunge: «Pochi giorni dopo la scomparsa di Giulio abbiamo aderito immediatamente alla campagna internazionale per ottenere verità e giustizia sulla sua morte. In seguito abbiamo deciso di dedicare il nostro dottorato in Human and Social Sciences alla memoria del giovane ricercatore, volendo in questo modo onorarne la breve vita spesa a studiare e comprendere le disuguaglianze e le ingiustizie sociali. Una stele con il suo nome è collocata da cinque anni all’ingresso del Dipartimento di Scienze umane e sociali, nel complesso di Studium 2000, e accoglie ogni giorno studenti e lavoratori del nostro ateneo».

Sempre mercoledì 25 gennaio, si celebra il momento di passaggio d’anno del dottorato di ricerca che sarà concluso, prima del raduno nei pressi della panchina gialla, dalla lettura di alcuni brani tratti dal libro “Giulio fa cose” (Feltrinelli), scritto dai genitori Paola e Claudio insieme all’avvocata Alessandra Ballerini.