Anno Accademico 2023/2024 - 08 Feb 2024

Regione Puglia, stanziati ulteriori 12milioni per la copertura totale delle Borse di studio universitarie

Le nuove risorse, assieme alle precedenti già impegnate, consentono di riconoscere il beneficio complessivamente a 22mila studenti


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La Giunta regionale, con uno stanziamento di ulteriori 12milioni di euro, ha approvato oggi, giovedì 8 febbraio 2024, la copertura totale delle Borse di studio universitarie. La notizia, che è stata diffusa attraverso il sito istituzionale della Regione Puglia, rappresenta “un’azione importante che ribadisce la netta volontà politica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano l’eguaglianza dei cittadini per l’accesso agli studi”. Il beneficio riguarda “tutti gli studenti universitari meritevoli e privi di mezzi” che studiano in Puglia. Gli aventi diritto, dunque, anche quest’anno accademico 2023-2024 “vedranno garantito il diritto allo studio con la copertura totale delle Borse”.

“La Regione Puglia – dice il presidente Michele Emiliano – conferma il suo impegno per garantire il diritto allo studio. Garantire la copertura totale delle Borse di studio a tutti gli studenti aventi diritto è sempre stata una priorità per la nostra Amministrazione. Oggi, con questo ulteriore stanziamento, diamo un segnale forte e concreto che realizza un impegno programmatico che stiamo mantenendo dal 2015 ad oggi”.

“Quello compiuto oggi – sottolinea Sebastiano Leo (in foto), assessore all’Istruzione e università – è stato uno sforzo incredibile, ma non avrei mai deluso le aspettative dei tanti studenti e delle tante famiglie pugliesi che contano sul sostegno economico regionale per poter proseguire gli studi. Si tratta infatti di un ulteriore importante impegno economico che si aggiunge ai circa 29 milioni già stanziati e ad altre risorse statali e regionali disponibili. Grazie a questo ultimo stanziamento saranno riconosciute circa 22 mila borse di studio per un impegno finanziario complessivo di 93 milioni di euro. Un risultato eccezionale che posiziona ancora una volta la Puglia tra le prime regioni italiane in materia di diritto allo studio universitario”.

“È importante evidenziare – aggiunge Leo – la forte criticità che vivono in questi mesi le Regioni, che vedono inascoltate le richieste rivolte al Governo per un aumento del contributo Fis, Fondo di Integrazione Statale. Si continua ad allargare la platea degli aventi diritto e ad aumentare l’importo delle borse di studio, senza trovare però la copertura a livello centrale, ma scaricando l’impegno sulle singole regioni. Con la delibera di oggi teniamo fede alla promessa rivolta a tutti gli studenti e studentesse della Puglia. Non è stato semplice riuscire a garantire anche quest’anno la copertura totale delle borse così come avevamo stabilito. In seguito infatti alle disposizioni del Ministero, abbiamo dovuto rivedere gli importi e trovare ulteriori ingenti fondi. Tuttavia, nonostante ciò, ancora una volta non abbiamo deluso le aspettative dei tanti giovani studenti pugliesi. Negli ultimi anni gli studenti e le studentesse della nostra regione, aventi diritto, hanno potuto contare sulla copertura totale delle borse di studio. Una scelta ben precisa che ci rende ancora una volta una delle regioni più attente in materia di diritto allo studio. L’ho voluto – conclude l’assessore – per dare a tutti e tutte gli strumenti necessari per perseguire gli studi e i processi di crescita personale con la massima serenità economica, per contrastare l’abbandono dei percorsi formativi e nella prospettiva di avere sempre più giovani sicuri delle proprie conoscenze e in grado di affrontare il mondo del lavoro.”

“La Puglia – commenta Raffaele Piemontese, vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione – è la regione che indirizza volumi di risorse economiche tra i più importanti, in Italia, per stare vicino agli studenti e alle famiglie che puntano sulla conoscenza come leva per migliorarsi e migliorare il contesto in cui hanno scelto di far progredire il loro percorso di vita: un fattore fondamentale della qualità della vita, in una fase in cui tutta Europa sta investendo sulle competenze e sulla crescita del capitale umano”.