Ambiente - 05 Mag 2021

Rete fognaria di Porto Cesareo, domani un sopralluogo di tecnici dell’Aqp e della Regione

Pagliaro: “Il sopralluogo non sia pretesto per rinviare ancora”. Sambati: La nostra è una battaglia di civiltà”


Spazio Aperto Salento

La V Commissione consiliare regionale “Ecologia, tutela del territorio e delle risorse naturali”, convocata questa mattina anche per esaminare l’argomento riguardante la mancata attivazione del depuratore di Porto Cesareo, ha deciso di aggiornarsi ad una seduta della prossima settimana al fine di consentire ai tecnici di Aqp e della Regione di eseguire un sopralluogo sugli impianti del “Poggio”.

Sulla questione, che si protrae ormai da tempo, intervengono il consigliere Paolo Pagliaro, capogruppo de “La Puglia Domani” e presidente del Movimento Regione Salento, ed Eugenio Sambati, assessore all’Urbanistica di Porto Cesareo. Entrambi lamentano l’ennesimo rinvio.

“Liberare Porto Cesareo da un’angoscia che dura da 42 anni – dice Pagliaro – è un impegno che la Regione deve assumersi, senza se e senza ma. E soprattutto senza più rinvii. Oggi l’ennesimo: aspettavamo l’autorizzazione provvisoria all’utilizzo del depuratore già pronto ma fermo, e invece ci è stato prospettato un sopralluogo domani, per verificare le condizioni dell’impianto. Noi ci saremo, insieme al sindaco di Porto Cesareo Silvia Tarantino e al fianco di una comunità esausta e umiliata da questa melina che è divenuta ormai un catenaccio. Ma non sia il pretesto per rinviare ancora questo via libera. Altrimenti siamo pronti alle barricate, ad azioni forti, per portare all’attenzione di tutti questo problema ambientale che minaccia ancora un’altra stagione estiva di Porto Cesareo, perla del Salento che d’estate accoglie 200mila presenze”.

L’assessore comunale Eugenio Sambati, con una distinta nota, afferma: “Dopo 4 mesi di pressing sugli uffici e sulla Giunta regionale per la firma dell’autorizzazione provvisoria allo scarico dell’impianto fognario cittadino, oggi c’è stato l’ennesimo schiaffo ad una intera comunità. È evidente che dopo gli interventi della Commissione europea, di numerosi parlamentari nazionali e di molti consiglieri regionali, di numerose petizioni e raccolte di firme, la Regione Puglia non sa più che cosa fare. Non vorremmo che si trattasse dell’ennesimo escamotage per prendere tempo. La nostra è una battaglia di civiltà volta a salvaguardare, soprattutto, la prossima stagione estiva. L’emergenza ambientale – conclude Sambati – rischia di chiedere il conto a breve, e noi non possiamo più accettare che la politica giochi sulla pelle dei cittadini”.

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