Nardò - 14 Mag 2022

Santa Caterina, il Comune dedica il “belvedere” del Lungomare Cantù ad Emanuela Loi


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Il Comune di Nardò intitola uno degli angoli più suggestivi della sua Marina di Santa Caterina ad Emanuela Loi (in foto), l’agente della Polizia di Stato morta a soli 25 anni nella Strage di via D’Amelio a Palermo, dove persero la vita anche il giudice Paolo Borsellino ed altri quattro poliziotti, che come la giovane agente, facevano parte della sua scorta. L’intitolazione riguarda il  “belvedere” del Lungomare Cantù. La cerimonia è prevista per sabato 14 maggio, alle ore 17, alla presenza della sorella della sfortunata vittima, Claudia Loi, del sindaco Pippi Mellone, dell’assessora alle Marine Giulia Puglia e del magistrato Elsa Valeria Mignone.

Emanuela Loi è stata tra le prime donne poliziotto adibite in Italia al servizio scorte ed è stata la prima agente donna della Polizia di Stato a restare uccisa durante un’operazione di servizio. L’attentato in cui perse la vita, risale al 19 luglio 1992, e poco tempo dopo, le venne conferita la Medaglia d’oro al valor civile “per la dedizione e il coraggio espressi nel servizio, fino al sacrificio della propria vita”.

La proposta di intitolazione, accolta dall’Amministrazione comunale neritina con delibera di giunta n. 40 del 24 febbraio 2022, si deve al movimento politico “Andare Oltre”, che così la motivò: “Poliziotta, testarda, generosa e con un gran senso del dovere, nonostante la febbre era salita su un aereo per tornare in Sicilia e consentire al suo collega del reparto scorte di andare in ferie, andando incontro al suo destino. Poche ore dopo era al fianco del giudice Paolo Borsellino, in quello che, a 25 anni, sarebbe stato il suo ultimo giorno di vita. In via D’Amelio a Palermo, il tritolo della mafia cancellò il suo sorriso e tutti i sogni ancora da realizzare”.