Movimento Regione Salento - 06 Feb 2022

Sit in di protesta contro il progetto di impianto compostaggio rifiuti presso Masseria Ghetta


Spazio Aperto Salento

“Ipotesi del nuovo impianto di compostaggio a Masseria Ghetta? No, grazie”. Si è svolto oggi, 6 febbario, il sit in di protesta organizzato dal Movimento Regione Salento, contro l’ipotesi  di impianto di compostaggio dei rifiuti presso Masseria Ghetta. Un progetto, secondo i promotori, “scellerato” perché da realizzare “a ridosso di centri abitati e vicino a siti di pregio, come la splendida Abbazia di Cerrate a Trepuzzi, oltre alla rinata marina di Casalabate”. “Un impianto qui non è pensabile, senza se e senza ma”, hanno ribadito in coro i manifestanti. Al sit in hanno partecipato, fra gli altri, i sindaci di Surbo e Trepuzzi, Giuseppe Taurino e Ronny Trio, altri amministratori salentini, cittadini, rappresentanti di associazioni e numerosi attivisti del Movimento Regione Salento.

“Quando non si ascoltano le comunità – ha affermato Pagliaro, promotore lo scorso settembre di una interrogazione in Regione – questi sono i risultati. Da parte nostra, in Consiglio regionale abbiamo chiesto di rivedere il progetto alla luce delle esigenze del territorio. Abbiamo anche criticato aspramente il Piano Regionale dei Rifiuti: un piano da medioevo e che va rivisto nel suo complesso. Ci aspettavamo sicuramente una strategia differente in cui utilizzare i rifiuti come risorsa e non un problema. La gestione circolare, su tutte, è il nostro modello: viene utilizzata in tutta Italia e non capisco perché qui non si possa fare. Nella nostra idea non c’è spazio per i grandi impianti. Piuttosto pensiamo a micro impianti, a misura di comunità, ecocompatibili e che possono responsabilizzare al massimo ogni singolo comune. Facendo seguito anche ad alcuni incontri tenuti in Provincia, con l’Assemblea dei sindaci che ha proposto altri siti alternativi, la nostra battaglia va avanti: i tempi e i modi per rimediare ci sono ancora”.

“Secondo Ager e Comune di Lecce – ha aggiunto Trio – questo impianto s’ha da fare a tutti i costi. È una loro convinzione, ma non è la convinzione di tutti. È un’ipotesi che contrasta con gli interessi del territorio e degli operatori economici interessati. Ricordiamoci che siamo su un sito a forte vocazione turistica che un impianto simile rischierebbe di danneggiare in modo irreversibile. Questo aspetto lo abbiamo sollevato in tutte le sedi, anche a giugno scorso quando ho riunito gli operatori del settore e dinanzi al Commissario Grandagliano. Non sono stato ascoltato, ma pazienza: noi andremo avanti. Intanto c’è da capire la natura di questo progetto che deve essere pubblico per avere accesso ai fondi del PNRR, ma ad oggi l’unica ipotesi è quella di un’ATI privata”.

Da parte sua Taurino ha infine sottolineato: “Questa è una battaglia bipartisan alla quale abbiamo aderito convintamente. Ringrazio per questo il consigliere Paolo Pagliaro perché alcune battaglie non devono avere colore politico. E questa è una di quelle. Trepuzzi e Surbo da questo impianto subirebbero un grave danno: impianto di cui noi non conosciamo nulla, se non una proposta di una società privata. Vorremmo capire, e vedere, qual è la proposta di Ager. Siti alternativi ce ne sono eccome e li abbiamo prospettati in Regione, in Provincia e al Comune di Lecce: non si capisce perché ogni nostra proposta è stata sempre bocciata. Noi non abbiamo la sindrome di Nimby, si tratta semplicemente di dire no ad una scelta irrazionale e non condivisibile. La presenza oggi – ha concluso il sindaco di Trepuzzi – di tante associazioni, movimenti e cittadini ci incoraggia ad andare avanti e a non arretrare nemmeno di un centimetro”.

 

 

In foto: un momento del sit nei pressi di Masseria Ghetta