Macculli: “Protagonista una tartaruga che, con uno sguardo un po' triste, raccomanda a turisti e cittadini di lasciare solo la loro impronta, di non lasciare altro sulla spiaggia e sulla costa”
Parte la campagna di sensibilizzazione “Sos il mare da salvare” promossa da Aro7/Le, ente sovracomunale che si occupa della gestione dei servizi di igiene urbana in 22 Comuni del Leccese. L’iniziativa, che interessa in particolare cinque Comuni con territori sulla costa adriatica (Castro, Santa Cesarea Terme, Otranto, Diso e Andrano), ha l’obiettivo di promuovere il rispetto e la tutela del patrimonio naturale e marino.
Attraverso manifesti, locandine, espositori, pannelli e totem, con la collaborazione di lidi, ristoranti, infopoint turistici, bar, strutture ricettive e attività commerciali, saranno diffusi messaggi di educazione ambientale rivolti a residenti e turisti, bambini e adulti.
“La campagna ambientale estiva – dice Silvano Macculi (in foto), presidente Aro7/Le – parla di salvaguardia del mare. Protagonista è una tartaruga che, con uno sguardo un po’ triste, raccomanda ai turisti e anche ai cittadini di lasciare solo la loro impronta, di non lasciare altro sulla spiaggia e sulla costa. Un’impronta ecologica, che tuteli i luoghi e allontani lo spettro dell’abbandono dei rifiuti. Per fortuna il Mediterraneo è un mare abbastanza pulito, ma bisogna continuare a lavorare: è un bene da salvaguardare”.
La bandiera blu 2025, confermata ancora una volta per Castro, è il simbolo dell’impegno costante nella tutela dell’ambiente marino e costiero. “È un riconoscimento – sottolinea Alberto Capraro, vicesindaco di Castro – che accompagna la nostra comunità da molti anni. È un premio all’impegno collettivo per la sostenibilità ambientale. Non a caso, anche quest’anno Castro è stata scelta da Plastic Free come Comune virtuoso”.
Pasquale Bleve, sindaco di Santa Cesarea Terme, lancia un appello diretto: “Ogni anno ci impegniamo per offrire una cittadina pulita. L’impegno deve essere condiviso: nostro, dei cittadini e anche dei turisti, che invitiamo a trattare questo luogo come casa propria”.
Stesso discorso per Diso, con il sindaco Salvatore Coluccia, che grazie alla frazione di Marittima è meta di un turismo internazionale, innamorato della caletta dell’Acquaviva e non solo. Rocco Surano, vicesindaco di Andrano, aggiunge: “Ringrazio il presidente Macculi per aver raccolto questo Sos, il grido di aiuto che viene dal mare. Parlare del mare è parlare della vita: il nostro pianeta è coperto per due terzi da mari e oceani che ci forniscono il 50% dell’ossigeno e rappresentano la principale fonte idrica”.
“È fondamentale offrire un’immagine pulita e sostenibile delle nostre città – sottolinea Francesco Bruni, sindaco di Otranto – sia per i cittadini sia per i turisti. L’impegno civico è la base: istituzioni, cittadini, imprese e realtà locali devono fare squadra”.
“Tra i messaggi chiave della campagna – si legge in una nota di Aro7/Le – anche un importante richiamo alla responsabilità individuale, attraverso dati concreti sul tempo di permanenza dei rifiuti in spiaggia e in mare. Quanto restano i rifiuti in spiaggia? Sigarette 1–5 anni; cartaccia 2 mesi; scarti di cibo 3–6 mesi. Quanto restano i rifiuti in mare? Sacchetti di plastica 400 anni; bottiglie di plastica 1.000 anni; lattine 200–500 anni; bottiglie di vetro per sempre; reti da pesca abbandonate 600 anni, con effetti devastanti come il ghost fishing”.