Presentazione evento - 10 Gen 2024

Torna la Fòcara di Novoli, “luminosa tradizione, secolare devozione”

Presentato ieri, martedì 9 gennaio 2024, il programma della festa in onore di Sant’Antonio Abate


Spazio Aperto Salento

Presentata nella mattinata di ieri, martedì 9 gennaio 2024, nell’auditorium del polo biblio-museale “Sigismondo Castromediano”, a Lecce, l’edizione 2024 della Fòcara di Novoli, “luminosa tradizione, secolare devozione”. Fino al 26 gennaio, in programma numerosi eventi religiosi e civili in onore del patrono Sant’Antonio Abate. Momento clou della “Festa del Fuoco” più importante del Mediterraneo sarà, come ogni anno, la spettacolare accensione della Fòcara che avverrà alle ore 20.30 del 16 gennaio.

L’evento è stato presentato con un docufilm ideato e diretto da Alessandro Maria Polito, presidente dell’associazione “Icon Radio Visual Group Aps” e coordinatore generale e organizzativo della manifestazione. Sostenuto dal Comune di Novoli e finanziato dal Ministero del Turismo, il video, interamente girato e montato in alta definizione, costituisce una testimonianza intensa e coinvolgente del rito centenario della Fòcara, della connessione profonda tra il sentimento sacro e l’ardore profano di una manifestazione intorno alla quale la comunità novolese si riconosce come tale.  Un viaggio visivo avvincente a partire dalle diverse tappe della costruzione della Fòcara, partendo dalla raccolta delle “sarmente” fino ai giorni della festa. Il docufilm è prodotto e diretto da Papel Studio (montaggio ed editing Daniele Pignatelli, Gianni Notaro), con soundtrack Con le mie mani” del Canzoniere Grecanico Salentino, sound design & editing audio a cura di “Noise Creative Studio”, script supervisor Pasquale Lazzari, operatori Daniele Pignatelli, Gianni Notaro, Pasquale Lazzari, Samuele Del Colle, Angelo Gennari.

Una festa, ha spiegato Marco De Luca, sindaco di Novoli, che culmina nell’accensione della Fòcara il 16 gennaio, ma che è il frutto del lavoro durato almeno quattro mesi. E che, per il secondo anno consecutivo, si è aggiudicato un importante contributo da parte del Ministero del Turismo e della Cultura: “Un fatto che ci rende contenti e orgogliosi come comunità – ha detto il primo cittadino, ringraziando assessori, consiglieri, dipendenti e tutta la squadra coinvolta nell’organizzazione – perché, anche se i tempi sono cambiati, noi continuiamo a lavorare rispettando la tradizione”.

“Una tradizione – ha aggiunto Tony Villani, presidente del Comitato Festa – che però rischia di scomparire, perché scarseggiano le persone in grado di raccogliere manualmente i tralci delle viti, a suon di forbici e non di macchinari: bisogna impegnarsi per evitarne la scomparsa”. Un evento religioso che smuove la coscienza della comunità, ha evidenziato don Luigi Lezzi, parroco di Sant’Antonio Abate: “La santità e la carità devono essere sempre presenti nella nostra vita”.

Alessandro Maria Polito ha spiegato invece come il capitale umano sia al centro di questa edizione della Fòcara “che si è sforzata di mettere in relazione i talenti locali con quelli internazionali”, sottolineando l’impegno nella preservazione della tradizione della Fòcara grazie al coinvolgimento delle giovani generazioni e delle scuole.

L’accensione della monumentale pira, il 16 gennaio, sarà preceduta dall’esibizione musicale di otto pianisti che suoneranno su altrettanti pianoforti: Lorenzo Corrado, Valentina Donato, Patrizio Marrone, Carlo Mormile, Nicola Ormando, Marco Palumbo, Shana Perrella, Ugo Ruocco. Tutti provenienti dall’associazione “Napoli Piano” presieduta da Marco Napolitano con Mariano Patti Maestro concertatore. A seguire, i Malamore, Dimaggio e la Paolo Belli & Big Band con chiusura a cura di Mundial.

Anche per il 17 gennaio non mancherà l’animazione musicale dopo lo spettacolo pirotecnico vespertino. Sul palco il novolese Munny e poi la Super Taranta Orchestra per chiudere in bellezza con Alboroise.

Manifestazione di richiamo internazionale, “con un’anima capace di differenziare questo luogo nel mondo e di raccontare la storia millenaria di un popolo”, così Stefano Minerva, presidente della Provincia.

“Un grande evento che rappresenta l’identità, la storia di Novoli e di tutto il nord Salento, trasformato negli anni in una opportunità per attrarre turismo sul territorio anche durante la stagione invernale e per far conoscere le nostre tradizioni”, ha aggiunto Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale. “Ma la Fòcara di Novoli non è solo questo, è un rito che unisce il sacro e il profano, la festa di Sant’Antonio Abate e il folclore, come in tutti i riti dei fuochi in Puglia che con la Regione, negli scorsi anni, abbiamo messo in rete, proprio per valorizzare comunità che conservano con grande volontà, determinazione e sacrificio la loro fede e la generosità del volontariato.  Nella Fòcara c’è l’impegno di un’intera comunità che in questo periodo dell’anno si ritrova unita intorno all’antico rito. L’immagine dei novolesi che con cura, passione e anche fatica portano e sorvegliano i tralci di vite per realizzare la grande pira è uno dei più grandi valori di questa manifestazione”.

“Una delle più alte espressioni della cultura immateriale di questa terra”, ha detto Gigi De Luca, direttore del Polo Biblio-Museale di Lecce, auspicando un prossimo coinvolgimento dell’Istituto centrale per il patrimonio immateriale.

Già all’opera il Gal Valle della Cupa: la Fòcara di quest’anno, ha annunciato infatti il presidente Salvatore Sanghez, prevede appuntamenti quotidiani per la valorizzazione e lo studio delle attività agricole territoriali, “nella speranza che un giorno siano gli altri a visitare le nostre aziende agricole”.

In queste ore si stanno anche definendo i termini dell’accordo con Ferrovie dello Stato per alcuni treni straordinari da e per Novoli provenienti dalla Stazione di Lecce.

 

In foto: un momento della presentazione dell’edizione 2024 della Fòcara di Novoli

 

Leggi programma:

Fòcara di Novoli 2024

 

 

 

 


Programma Fòcara edizione 2024