Lecce - 19 Mag 2023

“Tracce del tempo”, mostra d’arte contemporanea alla Fondazione Palmieri

Collettiva dal 20 maggio al 2 giugno con la partecipazione di 21 artisti e performer. L’esposizione è stata curata da Dores Sacquegna


Spazio Aperto Salento

Appuntamento con l’arte contemporanea a Lecce. Sarà inaugurata domani sabato 20 maggio, alle ore 19.30, presso la Fondazione Palmieri, una esposizione collettiva con la partecipazione di 21 artisti e performer di livello internazionale. La mostra, promossa da Primo Piano LivinGallery con il patrocinio del Comune di Lecce, è stata curata Dores Sacquegna.

Durante la serata, che vedrà la partecipazione degli artisti, è prevista la performance “Perceptual Border” di Massimiliano Manieri (con Madia Biondo), nonché “Multi Tracce”. Quest’ultima descrive, attraverso le sonorità del trombone, “le tracce del tempo, come scorrimento del battito”, del musicista e compositore Alberto Nick Bolettieri. Di seguito i particolari dell’iniziativa illustrati da una nota degli organizzatori.

LA MOSTRA

La mostra indaga le nozioni di tempo e spazio, intorno alle quali si sono progressivamente organizzati i diversi settori del sapere. Le opere degli artisti sono suddivise in tre tempi: Tempo Ciclico (mitologico), Tempo Storico e Tempo Cosmico. Tutte e tre le dimensioni interagiscono tra di loro e rappresentano una condizione di possibilità di esperienza e di conoscenza del proprio Io divino o stato dell’essere, cioè, quella primitiva sorgente che gli antichi chiamavano Apocalisse o Rivelazione. Catalogo in mostra con testi critici di Dores Sacquegna, Primo Piano Edizioni.

GLI ARTISTI

La mostra è composta da ventuno artisti e performer prevalentemente della scena internazionale, presenti con opere multidisciplinari, incluso la performance e il suono. Nella trilogia tra tempo mitico, storico e cosmico, in mostra tre grandi installazioni dell’artista francese Brigitte Amarger, che gioca tra geografie dell’esodo, storia e memoria, corpo e cyberspazio. Mondi fluttuanti e crittografie zen si trovano nelle opere pittoriche dell’artista francese Claudie Bastide, mentre ritmi, algoritmi e segni sono presenti nelle vibranti tele di Nena Cirkovic, artista serba residente in Austria. La luce come rivelazione del nostro “Io” divino nell’opera della slovena Ines Fugina-Malnar. Le questioni dell’identità tra memoria, mortalità e rinascita sono visibili nelle micro-sculture di oggetti della nostra quotidianità, visti come elementi istrionici e antropomorfi dall’artista americano Ronald Gonzalez. Tempo ciclico nel rituale della danza e relazioni sui comportamenti di coppia, nelle opere pittoriche della artista canadese Pnina Granirer.

Natura e caducità nelle installazioni di elementi naturali dell’artista americana Dena Haden e nelle opere ready made dell’artista olandese Hannie Kortland. Campi magnetici di informazione nello spazio fenomenologico con il polittico pittorico dell’artista cinese Ping He, guerra nella quinta dimensione con le fotografie a bassa velocità di oggetti in movimento dell’artista polacco Pawel Opalinski, sequenze di natura al limite dell’entropia, le opere della designer e artista francese Marie Piselli. Bellezza, morte, trasformazione e rinascita nelle opere evocative dell’artista sudafricana Lize Krüger, residente nel Regno Unito. La scrittura come traccia della nostra identità fisica, psicologica e sociale nella micro-scultura di Masha Luch, artista siberiana che vive a Montenegro.

Scrittura e simbologie legate ai temi del tempo, nelle opere multi materiche dell’artista lussemburghese Margot Reding-Schroeder, realizzate con cera, polveri di pietra, transfer che donano un senso di eternità. Tempo e spazio, fisicità e fluidità nella scultura di Maudegrasse, artista americano e nelle opere pittoriche dell’artista tedesca Verena Schwarz, residente in New Messico che interroga la scienza e l’evoluzione della terra e dei moti marini. Più visionaria è l’opera di Marco Riha, austriaco, vive ed opera in Messico, con una pittura che rappresenta una figura zoomorfa che sogna interi mondi dallo spazio. Scoprire le proprie radici identitarie in un viaggio tra memoria e ritmi lenti nelle fotografie dell’artista americano Anthony Kyle Rotelli di origini italiane. Storie di pietre nel tempo ciclico della memoria dei luoghi, tra passato e presente nell’installazione dell’artista italiana Teresa Vella. Tutti gli artisti hanno un grande bagaglio di esperienze professionali, mostre e collezioni pubbliche.

Massimiliano Manieri inizia l’attività professionale negli anni Novanta, con progetti di reading itineranti come il “Poet-Bar”, dove emerge il suo approccio al racconto e alla poesia. Nel tempo, sviluppa progetti performativi di grande impatto visivo e concettuale, che lo portano ad esibirsi in Festival di Performing Art, gallerie e musei in Italia e all’estero. Con la performance “Perceptual Border” (con la partecipazione di Madia Biondo), l’artista mette in scena una riflessione sul proprio “Io”, attraverso un monologo con la sua coscienza. Nello spazio dilatato dell’azione, l’artista, invita lo spettatore a interloquire e a reagire alle provocazioni verbali. L’obiettivo della performance è quello di riscoprire nel bene e nel male, la bellezza dell’unicità dell’essere umano con le sue meravigliose sfaccettature.

Alberto “Nick” Bolettieri, è un musicista polistrumentista, compositore e direttore d’orchestra italiano, nato a Milano, attualmente vive a Lecce. Ha all’attivo numerose collaborazioni concertistiche e discografiche con grandi nomi della scena musicale nell’ambito del jazz e musica leggera, tra cui Marco Mengoni, Giuliano Sangiorgi, La Crus, Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Paolo Fresu.  Ha realizzato vari spettacoli nel ruolo di primo trombone dell’orchestra nei musical di Broadway, tra cui Grease, Hairspray, La Bella e la Bestia, Shrek e suonando nei teatri di Parigi, tra cui Le Theatre Bobino, Casino de Paris. In scena con la performance “Multi tracce”, una loop station che descrive – attraverso le sonorità del trombone – le tracce del tempo, come scorrimento del battito.  

Sponsor Tecnico: Azienda Agricola Contino. Apertura mostra: dal lunedì al sabato dalle 17 alle 21; mattina e domenica su appuntamento dalle 10 alle 13. Ingresso libero. Info: primopianogallery@gmail.com; https://primopianospecialprojects.com/.