Celebrazione del ventennale - 13 Nov 2023

Trepuzzi ricorda Alessandro Carrisi e tutti i Caduti nell’attentato di Nassiriya

Commemorazione domani, martedì 14 novembre, alle ore 9, presso la scuola primaria "Alessandro Carrisi" a Trepuzzi


Spazio Aperto Salento

Ventennale della strage di Nassiriya, Trepuzzi ricorda i Caduti nell’attentato alla base “Maestrale”. La mattina del 12 novembre 2003, un camion con 400 chili di tritolo ed altro liquido infiammabile, venne lanciato contro lo stabile. Quel giorno persero la vita 19 italiani, tra cui dodici Carabinieri e cinque Militari dell’Esercito, tutti della missione di Pace denominata “Operazione Antica Babilonia”. L’omaggio alla memoria di tutte le vittime di Nassiriya, è previsto per domani, martedì 14 novembre, alle ore 9, presso l’atrio della primaria “Alessandro Carrisi”, la scuola che porta il nome dell’eroe trepuzzino morto all’età di 23 anni nel barbaro e crudele attacco. E proprio ad Alessandro Carrisi, Primo Caporal Maggiore dell’Esercito, sarà dedicato un ricordo particolare.

Ieri, su Facebook, il sindaco Giuseppe Taurino ha fra l’altro scritto: “Sono trascorsi 20 anni dalla strage eppure il ricordo di quei giorni è indelebile nella mente di chi li ha vissuti. Il caro prezzo pagato dai nostri ragazzi che hanno sacrificato le loro vite e il dolore delle loro famiglie, in questi giorni in cui nel mondo continuano a soffiare venti di guerra, ci insegnano ancor di più il valore della Pace. Alle vittime della strage di Nāṣiriya, ed in particolare al nostro concittadino Alessandro Carrisi, rivolgiamo il nostro ricordo in questo giorno che rievoca commozione e dolore”.

Alessandro Carrisi

“Sono passati venti anni dalla scomparsa di Alessandro – commenta Raffaella Carrisi, sorella dell’eroe trepuzzino – eppure ancora oggi sento la sua voce affettuosa, vedo il suo volto, lo sento presente. Come ogni anno, l’anniversario della strage riapre una ferita profonda che mai potrà essere rimarginata. Questi momenti dedicati al ricordo dei Caduti del barbaro attentato, il più grave per le nostre Forze armate dal dopoguerra, fanno sentire le Istituzioni vicine. Alessandro, come tutte le altre vittime, rappresenta un esempio di dedizione al Dovere, anche a costo dell’estremo sacrificio. Sono orgogliosa di mio fratello. Ringrazio il sindaco Giuseppe Taurino, la dirigente scolastica Simonetta Tempesta, l’Amministrazione comunale e tutte le autorità civili e militari per aver voluto rendere omaggio alla memoria di Alessandro e di tutte le altre vittime”.

La commemorazione di domani,  organizzata in collaborazione con la sezione cittadina dell’Ansi, si svolgerà alla presenza della famiglia Carrisi. Parteciperanno, fra gli altri, autorità civili, militari e religiose. In programma anche la lettura di una “lettera” della tredicenne Sofia Caló, figlia di Raffaella Carrisi. Di seguito il testo della lettera.

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Questa lettera è dedicata ad uno zio speciale, il mio, anche se non c’è più, lui vive sempre dentro di me.

Te ne sei andato quando faceva troppo freddo, senza un sussurro, forse guardavi il cielo e non ti sei nemmeno accorto di volarci dentro… sorpresi e impotenti abbiamo dovuto lasciarti la mano, lasciarti l’anima, dovevi essere libero e così hai potuto spiccare il volo nell’immensità. 

Ricordo benissimo il giorno in cui la mia mamma mi ha raccontato la tua storia, la storia di un ragazzo di 23 anni morto per salvare e per difendere la Patria.

Ti aggrappi al senso che può avere la vita, al fatto che non è possibile che tutto questo succeda proprio alle persone che meno se lo meritano, portando una pesantezza sull’anima a volte insostenibile.

Ripenso a te, oggi 14 novembre, chissà quante cose saresti riuscito a realizzare. Avevi tanti sogni che la morte ti ha  strappato in maniera ingiusta e inaccettabile.

Anche se non ti ho mai conosciuto sappi che ti penso sempre; sì, lo so, non ci si abitua alle perdite, non si può dimenticare la frustrazione di sentirsi inermi davanti a quello che non si può cambiare. Bisogna probabilmente acquisire consapevolezza che niente è per sempre, soprattutto la VITA.

Peccato che molte volte assume poca importanza, quasi nessun valore, sembra tutto dovuto, eppure è un dono che dovrebbe essere ringraziato ogni giorno, soprattutto per chi come te, e come tanti altri, avrebbe voluto vivere e non può farlo.

Caro zio, fratello, amico, cittadino, SOLDATO  DI PACE, sappi che sarai sempre nel mio cuore e avrò sempre l’onore di essere tua nipote.

Sofia Caló 

 

Foto in alto: Alessandro Carrisi