Provincia di Lecce - 21 Mar 2023

Un anno di lavori e 4milioni di euro per rendere più sicuro il Ponte del Ciolo

Oggi martedì 21 marzo, a Palazzo Adorno a Lecce, sono stati consegnati i lavori ed illustrati gli interventi di manutenzione straordinaria individuati e appaltati dalla Provincia di Lecce


Spazio Aperto Salento

La Provincia di Lecce ridà nuova vita al Ponte del Ciolo, in località Gagliano del Capo, con un progetto articolato e complesso di risanamento, consolidamento e adeguamento sismico e funzionale, finanziato con oltre 4 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questa mattina, martedì 21 marzo, a Palazzo Adorno, sono stati consegnati i lavori ed illustrati gli interventi di manutenzione straordinaria individuati e appaltati dalla Provincia di Lecce per garantire, nei prossimi anni, il mantenimento dei requisiti di sicurezza strutturale statica e sismica sul Ponte del Ciolo, simbolo nel Salento di un filone di ingegneria strutturale innovativa negli anni ’60.

Sono intervenuti Antonio Leo, vicepresidente della Provincia di Lecce, Ippazio Morciano, consigliere provinciale delegato alle Politiche di valorizzazione del Litorale adriatico e Pianificazione della viabilità, Francesco Volpe, consigliere provinciale con delega alle Strade, Luigi Tundo, dirigente del Servizio Strade, Anna Maria Riccio, responsabile unica del procedimento, Gianfranco Melcarne, sindaco di Gagliano del Capo, Claudio Giancane, progettista e direttore dei lavori, e Fabio D’Agata, amministratore unico della ditta appaltatrice Consolidamenti speciali srl.

“Presentiamo un progetto per un’opera strategica –  ha evidenziato in apertura Leo – da tempo al centro dell’attenzione della Provincia e del presidente Stefano Minerva. È  un’opera maestosa, inserita in un contesto paesaggistico di particolare bellezza, uno scenario tra i più belli del Salento, che cambierà attraverso questo progetto”.

Lungo circa 60 metri, il Ponte del Ciolo si trova sulla strada provinciale 358, litoranea della costa adriatica del Salento, in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri. Da ottobre 2006, fa parte del Parco Costa Otranto, Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase.

Come sottolineato dal rup Riccio, l’opera d’avanguardia è tutta salentina. La struttura originaria ad arco sagomato tipo Maillart, infatti, è stata progettata dall’ingegnere leccese Antonio La Tegola e realizzata, tra il 1962 e il 1967, dalla Provincia di Lecce, con la direzione dei lavori di un funzionario dell’Ente. Il ponte, ha ricordato il dirigente Tundo, ha avuto negli anni altri interventi importanti di manutenzione, resi necessari per la vicinanza al mare con la conseguente presenza dell’aerosol marino che intacca le superfici.

I dettagli degli interventi finalizzati al recupero funzionale e all’adeguamento alle nuove norme sia in termini di transitabilità, che sismici del “ponte icona del Salento”, sono stati illustrati dal progettista Giancane, che ha evidenziato come sia stata posta particolare attenzione alla durabilità dell’intervento. Tutte le opere strutturali saranno protette attraverso materiali, tecnologie e rivestimenti altamente innovativi, tali da conferire al ponte una vita utile di progetto di almeno 65 anni, “arco di tempo in cui non saranno necessari altri interventi di manutenzione straordinaria”.

In particolare, saranno realizzate la ricostruzione corticale dell’arco e dei setti mediante betoncino colabile ad altissime prestazioni; la costruzione di una controsoletta all’intradosso dell’impalcato esistente. Così il Ciolo sarà percorribile da tutti i mezzi previsti dal Nuovo Codice della Strada e rispetterà le nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni del 2018.

Attraverso l’ampliamento degli sbalzi su entrambi i lati della carreggiata, i marciapiedi saranno adeguati alla normativa sul superamento delle barriere architettoniche, diventando accessibili ai disabili. In questo modo, inoltre, si adatteranno anche alla realizzazione di un percorso ciclo pedonale.

Sul lato strada e sul lato mare saranno inserite nuove barriere di protezione innovative e di alto valore estetico, in sintonia con la peculiare componente paesaggistica su cui sorge il ponte del Ciolo, di notevole pregio ambientale. Queste ultime, in particolare, impediranno di effettuare pericolosi tuffi dall’alto della struttura.

I consiglieri provinciali Morciano e Volpe, con il sindaco di Gagliano del Capo Melcarne, si sono soffermati sulla tempistica dei lavori, che partiranno nei prossimi giorni e dureranno per un anno, con la conseguente chiusura del ponte al traffico veicolare.

A questo proposito, l’amministratore unico della ditta appaltatrice Fabio D’Agata ha concluso: “C’è un’ottima progettazione, cercheremo di ottimizzare i tempi esecutivi, mantenendo il cronoprogramma dei lavori previsti”.

 

Foto in alto: il Ponte del Ciolo oggi

Ponte del Ciolo, immagine di progetto

Un momento dell’incontro a Palazzo Adorno