Calcio/Serie A - 12 Dic 2023

Un Lecce in affanno impatta e ringrazia ancora Falcone: ad Empoli finisce 1-1

Commento di Adolfo Starace al match di ieri sera, lunedì 11 novembre


Spazio Aperto Salento

Ad Empoli un’altra gara in chiaroscuro per il  Lecce, salvati ancora una volta dalle solite parate miracolose di Falcone che hanno evitato una sconfitta pericolosa in chiave salvezza. Eppure questa volta i ragazzi di D’Aversa (in foto) erano passati in vantaggio, nel secondo tempo, grazie a Banda che con un tiro dalla distanza aveva siglato una rete con la complicità del portiere avversario. Un gol che, invece di mettere le ali ai giallorossi, hanno scosso i padroni di casa che hanno prima trovato il pari per una sfortunata deviazione di Ramadami e poi sfiorato il vantaggio in almeno tre occasioni.

Sicuramente un punto importante che tiene a distanza i toscani ma occorre cambiare marcia per ritrovare una vittoria che manca da quasi tre mesi. Quello che non va giù è la prestazione dei giallorossi che, al cospetto di un avversario volenteroso ma non trascendentale, nella ripresa hanno patito più del dovuto la loro spinta offensiva. D’altronde non si può sempre sperare nelle prodezze di Falcone che nelle ultime gare ha evitato con i suoi interventi rovinose sconfitte contro avversari diretti nella corsa per la salvezza (vedi Verona e, appunto, Empoli). È un copione che si sta ripetendo spesso: il Lecce dell’ultimo periodo, nel secondo tempo, sembra calare di intensità e non riesce a riproporsi in fase offensiva. Il solo Banda non può bastare a risolvere i problemi dei giallorossi, tenuto conto che Krstovic ha perso lo smalto iniziale e lo stesso Piccoli non ha palloni giocabili.

Discorso a parte merita Strefezza: il brasiliano è sicuramente l’attaccante più estroso, quello dotato di maggiore classe nel reparto offensivo ma D’Aversa lo impiega poco o non lo impiega affatto anche quando, vuoi per l’infortunio di Alqmvist e vuoi per le necessità della gara, potrebbe trovare spazio. Ovviamente, la responsabilità delle scelte sono tutte di D’Aversa ma è un fatto incontrovertibile che a lungo andare Strefezza potrebbe chiedere di essere ceduto a gennaio per trovare più spazio in un’altra squadra. Un calciatore di 26 anni, nel pieno della maturità psico-fisica, autore di 22 gol negli ultimi due campionati disputati nel Lecce che hanno fortemente contribuito a raggiungere una promozione in serie A ed una meritata salvezza, non può, secondo il nostro modesto parere, essere utilizzato così poco.

Insomma, senza voler intentare nessun processo, ci mancherebbe, nei confronti di una squadra che ha ancora un margine rassicurante sulla terzultima in classifica, vorremmo rivedere quella squadra che all’inizio del campionato aveva strabiliato tutti con il suo gioco e la sua personalità. E sarà compito di D’Aversa fare ritrovare brillantezza e continuità ai suoi ragazzi per non sciupare tutto quello che di buono si è fatto fino ad ora.

Adolfo Starace
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EMPOLI (4-3-3): Berisha, Ismajli, Bereszynski (1′ st Ebuehi), Luperto, Bastoni, Maleh (18′ st Marin), Kovalenko (35′ st Fazzini), Grassi, Cambiaghi, Caputo (41′ Shpendi), Cancellieri (35′ st Gyasi). A disposizione: Perisan, Caprile, Ranocchia, Walukiewicz, Cacace, Destro, Maldini. Allenatore: Andreazzoli.

LECCE (4-3-3): Falcone, Baschirotto, Gendrey, Pongracic, Dorgu (1′ st Gallo), Gonzàlez (25′ st Blin), Oudin (15′ st Rafia, Ramadani (41′ st Kaba), Sansone, Banda, Piccoli (15′ st Krstovic). A disposizione: Brancolini, Samooja, Venuti, Dermaku, Smajlovic, Touba, Listkowski, Berisha, Faticanti, Strefezza. Allenatore: D’Aversa.

Marcatori: 19′ st Banda (L), 26′ st aut. Rafia (E).

Arbitro: Colombo di Como.