Calcio - 16 Gen 2022

Un Lecce sprecone vince con un’altra magia di Strefezza… e Gargiulo ringrazia

Il commento di Adolfo Starace al primo match dei salentini del nuovo anno


Spazio Aperto Salento

Vittoria doveva essere e vittoria è stata, contro Pordenone finisce 0-1 ed il Lecce si prende tre punti d’oro per restare nella scia di Pisa e Brescia con una partita da recuperare. I giallorossi potevano e dovevano realizzare altri gol sia nel primo che nel secondo tempo ma un po’ per sfortuna ed un po’ per imprecisione dei suoi attaccanti ha dovuto attendere fino al 95′ per esultare.

Occorre sottolineare che il Lecce tornava a disputare un incontro ufficiale dopo un mese per i tanti stop subiti ed i rischi di non trovare subito la giusta concentrazione oltre al ritmo gara c’erano tutti. Baroni ha schierato una formazione con le novità in attacco di Rodriguez al posto di Di Mariano ed Olivieri preferito a Coda tenuto in panchina per più di un’ora, mentre sulla fascia destra Calabresi ha giocato al posto di Gendray. La cronaca della gara comincia a tingersi di giallorosso, dopo una fase di studio che dura solo un quarto d’ora. Ecco così che arrivano le occasioni di Olivieri (palo clamoroso), il gol capolavoro di Gargiulo su pregevole assist di Strefezza, una vera giocata da fuoriclasse (palla filtrante con l’esterno del piede destro), e poi ancora una sforbiciata sempre di Gargiulo ed un paio di interventi del portiere del Pordenone. Insomma, un primo tempo che poteva finire almeno con un altro gol per i giallorossi.

Nel secondo tempo, quando la squadra friulana rimane al 66′ in 10 per l’espulsione di Pasta, tutti aspettavano i gol della sicurezza del Lecce, ma pur effettuando i cambi in attacco, Di Mariano e Coda al posto di Rodriguez e Olivieri, il risultato non cambiava, malgrado altre due/tre nitide azioni da gol fallite da Di Mariano e dal nuovo entrato Faragò. Con il risultato in bilico il Pordenone ha tentato un disperato forcing finale che ha prodotto solo qualche punizione ed un paio di corner. Tutto bene quindi? Sì a patto che, per il futuro, queste gare vengano chiuse prima del termine e, soprattutto, che torni a ruggire il miglior Coda per stanare le difese avversarie. Migliore in campo? Naturalmente Strefezza, ma anche Gargiulo ha disputato un’ottima gara, gol a parte. Ora si va a Roma per una sfida di prestigio e per onorare degnamente una competizione importante come la Coppa Italia, l’esito potrebbe essere scontato, ma con il miglior Lecce nulla è perduto.

Adolfo Starace
già segretario generale U.S. Lecce

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In foto: Strefezza (Archivio Pierluigi Pinto)