Salice Salentino - 20 Gen 2022

Vicenda plesso di via Fontana, in redazione due note del sindaco Rosato e della docente Leuzzi


Spazio Aperto Salento

La riapertura del plesso di via Fontana, dopo circa quattro mesi di chiusura per lavori di efficientamento energetico, diventa un caso. A seguito dell’intervento di una docente, pubblicato su “Spazio Aperto Salento” col titolo “Plesso di via Fontana: disagi dopo la riconsegna dell’edificio”, non è mancato l’interesse della comunità sulla vicenda, ma nemmeno un certo livello di polemiche e di prese di posizione da parte di cittadini, soprattutto sui social. Nella mattinata di oggi, giovedì 20 gennaio, il sindaco Tonino Rosato ha pubblicato sull’argomento un post sulla sua pagina Facebook. Il contenuto di quest’ultimo è stato poi trasmesso con nota alla nostra redazione. Alla redazione di Spazio Aperto Salento è anche pervenuta una nuova nota della docente che, ieri, ha sollevato il caso con il suddetto articolo. Si tratta della professoressa Adele Leuzzi, docente della secondaria di primo grado di via Fontana e avvocato, la quale interviene a proposito del contenuto del post pubblicato su Facebook da Rosato. Post, come detto, praticamente uguale alla nota pervenuta in redazione. Di seguito i due interventi integrali, del sindaco Rosato e della professoressa Leuzzi.

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«La riapertura della scuola media è stata del tutto condivisa con il dirigente scolastico e la RSPP della scuola. Dal nostro canto e per quanto di competenza avremmo potuto semplicemente inviare la documentazione tecnica:

– consegna parziale dell’immobile;
– Piano di sicurezza adeguato alla circostanza che fossero ancora in corso alcune lavorazioni esterne alla scuola.

E invece di concerto e con la massima sinergia possibile ci siamo resi disponibili a tutte le varie richieste ed esigenze manifestate dal dirigente e dai suoi collaboratori affinché riprendessero le attività didattiche, abbiamo coadiuvato il personale Ata per le pulizie, per lo spostamento delle suppellettili convenuto sugli orari e sulle temperature da programmare per gli impianti di riscaldamento e tante altre piccole e grandi cose che è superfluo elencare. Ci siamo incontrati e fatto sopralluoghi anche durante giorni festivi e prefestivi. È vero, ci sono stati dei problemi, sono stati segnalati e immediatamente risolti. Con il dirigente e con i suoi collaboratori abbiamo tenuto i più stretti rapporti quotidiani e improntati alla cooperazione, tesi alla soluzione dei problemi che si presentano e alla semplificazione delle cose finché è possibile. Dispiace che un lavoro che vede due istituzioni lavorare così tanto venga mortificato da una non meglio identificata insegnante, che mi auguro abbia firmato davvero la lettera citata nell’articolo suindicato, pubblicato da Spazioapertosalento.it, in cui conclude “mi vergogno di stare qui. Mi dispiace per i ragazzi”.

Bene, devo dire che sono d’accordo con lei sposo esattamente le sue parole: Mi vergogno di stare qui e mi dispiace per i ragazzi. Ma evidentemente la fantomatica lettrice e contributor credeva di attaccare solo l’operato della amministrazione e invece ha attaccato pesantemente il suo datore di lavoro nelle sue responsabilità e competenze e questa è una cosa molto grave, ma ancora di più mi dispiace per i ragazzi che meritano spazi, scuole luoghi migliori, ma soprattutto insegnanti che trasmettano loro valori, tolleranza, rispetto delle istituzioni, pazienza, riconoscenza e senso civico».

Tonino Rosato
sindaco di Salice Salentino

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«Con disappunto leggo alcune considerazioni da parte del Sindaco ed altri su quanto da me esternato, al giornalista Rosario Faggiano, come semplice docente e cittadina che ha sempre tenuto al bene dei ragazzi da circa 40 anni.

Tengo a precisare che la mia nota di constatazione circa lo stato in cui gli ambienti scolastici di via Fontana sono stati riconsegnati e la mia semplice domanda su chi avrebbe dovuto controllare le effettive condizioni della scuola prima che fosse riaperta, non erano un attacco personale, né politico al Dirigente Scolastico o al Sindaco. 

I miei rilievi erano tesi, così come le lamentele generali di docenti, altro personale, alunni e genitori che direttamente avevano preso visione delle condizioni poco idonee per un luogo frequentato da ragazzi, a risolvere tali inconvenienti.

In questo periodo così precario per tutti, tenerci alla sicurezza e all’igiene, mi sembra prioritario per ciascuno, in particolare per tutti coloro che sono responsabili della cosa pubblica».

                                                      Adele Leuzzi
professoressa Scuola secondaria di 1° grado
Salice Salentino

© Riproduzione riservata 

 

In foto: Salice, edificio scolastico di via Fontana

 

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