Cultura - 22 Feb 2024

“Vorrei chiederti di quel giorno”, Lorenzo Tosa presenta il suo libro a Salice e San Donaci

Doppio appuntamento lunedì 26 febbraio 2024


Spazio Aperto Salento

“Vorrei chiederti di quel giorno. Vita e morte di un ragazzo che era mio padre”. È il titolo dell’ultimo libro di Lorenzo Tosa (Rizzoli, 2024), che sarà protagonista lunedì 26 febbraio 2024, nel doppio appuntamento di presentazione a Salice Salentino e a San Donaci. Nel primo Comune, Tosa parlerà della sua nuova opera nella sala convegni di “Civico 5 club”, alle 17.30; a San Donaci, invece, la presentazione del libro si terrà nel Teatro comunale, alle 19.30.

In entrambi gli incontri sono previsti saluti iniziali di Alessandra De Mitri, assessora del Comune di San Donaci, e Cosimo Gravili, consigliere comunale di Salice Salentino. Moderatore Donato Arnesano, attivista politico e promotore dell’iniziativa.

“Questo evento – spiega Arnesano – è stato fortemente voluto. L’obiettivo, pienamente condiviso con Alessandra De Mitri e Cosimo Gravili, è quello di puntare sulla diffusione della cultura nei nostri territori. Lorenzo Tosa svolge un ottimo lavoro come giornalista e come scrittore, i dati parlano chiaramente: la sua pagina Facebook è, in Italia, tra le più seguite. La sua presenza, dunque, ci inorgoglisce e ci motiva ad impegnarci sempre più in progetti di spessore culturale. Al termine di ogni evento, sarà possibile acquistare il libro e farlo autografare”.

“Si tratta – spiega l’assessora De Mitri – di una collaborazione tra più parti, messa a disposizione della società civile con il fine ultimo di generare cultura. Crediamo nell’importanza di fare rete e ci impegneremo sempre per questo genere di eventi. Lorenzo Tosa è un grande professionista, la sua presenza dà lustro alle nostre comunità, ci auguriamo una forte partecipazione”.

“Siamo contenti di ospitare Lorenzo Tosa a Salice – sottolinea il consigliere Gravili – la sua è una storia unica nel panorama nazionale. È un esempio di giornalismo che non ha bisogno di urlare per fare informazione e interrogarsi su quanto accade nella società”. (red.)

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Scheda del libro

«Sapere o ignorare sono forme simmetriche di salvezza.» E in questo dittico contraddittorio e duellante l’innesco del racconto di Lorenzo Tosa. E l’inchiesta privata e corale su Bruno, suo padre, morto suicida il 2 aprile 1986, non può che partire dall’ultimo giorno e dalle ultime ore trascorse insieme. Lorenzo aveva solo due anni e mezzo, non può ricordarle ma può ricostruirle e in parte immaginarle, e da lì avviarsi nel lungo e tortuoso viaggio per ricomporre i pezzi di una storia finora taciuta, in un’operazione di omissione concordata messa in atto dalla sua famiglia. Lo farà parlando con chi Bruno lo ha conosciuto e amato, gli amici, i compagni, le donne della sua vita; ricorrendo alla memoria e ricucendo i frammenti di Bruno arrivati fino a lui, senza sconti per nessuno e per se stesso; scavando anche nelle proprie insicurezze di bambino, di giovane adulto e di genitore a sua volta, per rispondere all’urgenza di conoscere e raccontare suo padre. C’è quindi Genova in queste pagine, c’è l’Italia degli anni Sessanta e Settanta e la generazione della politica e della contestazione, il turbinare nell’aria e nei cuori di nuovi modi di stare insieme nell’amicizia e nell’amore, e lo scontro tra i padri e i figli che sarà la cifra forse più paradigmatica di quegli anni. Dentro la vicenda di Bruno Tosa, ragazzo di trentatré anni, c’è la riflessione, così attenta e delicata nelle parole di Lorenzo, sul crollo psichico che porterà all’esito della vicenda, sullo stigma che il disagio mentale ancora si porta dietro, sulla cronaca di una morte non annunciata. Un racconto spietato e tenero, composto di silenzi e urla rabbiose, di presenze, assenze e abbandoni. Un cerchio che si chiude, nella salvezza che solo il conoscere può garantire, avvicinandosi un pezzo alla volta «a quell’utopia che chiamiamo anche verità».