“Puglia Creativa” - 08 Gen 2022

Legge sui luoghi dello spettacolo, un incontro in streaming


Spazio Aperto Salento

Il Distretto Produttivo Puglia Creativa, assieme a La Musica Che Gira ed all’Officina degli Esordi, ha organizzato per lunedì 10 gennaio 2022 con inizio alle ore 16, in streaming sul canale Twich di Rockit, un incontro per  discutere della proposta di legge presentata a luglio 2021 in Parlamento dall’onorevole Matteo Orfini (in foto), sulle disposizioni per la promozione, il sostegno ed il riconoscimento di luoghi e spazi della cultura, della creatività e delle arti performative.

L’appuntamento verrà moderato da Manuela Martignano del coordinamento de La Musica Che Gira, composto da lavoratori, artisti, imprenditori e professionisti della musica e dello spettacolo, ed oltre allo stesso Orfini, vi prenderanno parte, il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Decaro, Emanuele Curti de Lo stato dei luoghi, Rete nazionale di attivatori di luoghi e spazi rigenerati a base culturale, Cesare Liaci presidente della Cooperativa CoolClub e vicepresidente del Distretto Produttivo Puglia Creativa, network a servizio delle imprese culturali e creative pugliesi, Annarita Masullo del coordinamento La Musica Che Gira e Co-Founder The Goodness Factory, e Carlo Testini, coordinatore nazionale politiche culturali Arci. Per seguire la diretta: www.twiych.tv/rockitmag/. Per contatti: info@lamusicachegira.it e 348-9246020.

La proposta di legge in breve

Oggi i luoghi e gli spazi che nei territori promuovono l’accesso e la fruizione delle produzioni creative, artistiche e culturali contemporanee e innovative (Live Club, Piccoli teatri, Centri culturali ibridi) assolvendo una importantissima funzione di coinvolgimento, contribuendo a fornire occasioni di accesso e di consumo culturale e di promozione e diffusione delle produzioni, sono privi di un riconoscimento giuridico del loro ruolo nel (e per) il sistema creativo e culturale. La parte pubblica non individua in alcun modo il rilievo che queste realtà esprimono concretamente per la promozione e la diffusione culturale, a monte e a valle del sistema, riconducendole, se non relegandole, ad attività orientate al mero intrattenimento, senza perciò prevedere interventi e misure per il loro sostegno che siano organici, strutturali e orientati alla natura e alle finalità che costituiscono il reale core delle attività di questi organismi. La proposta di legge a firma Matteo Orfini parte dal riconoscimento da parte pubblica della funzione culturale di luoghi e spazi della cultura come i Live Club, i Piccoli Teatri di prossimità e di quartiere e dei Centri Culturali ibridi di prossimità, un riconoscimento che è alla base dei meccanismi di sostegno e sviluppo che vengono stabiliti per legge e per accedere ai quali è richiesto alle imprese e agli organismi del Terzo Settore di iscriversi negli elenchi riguardanti ciascuna delle tre tipologie di attività svolte. All’iscrizione negli elenchi consegue l’accesso ai benefici e agli strumenti di sostegno pubblici previsti e cioè: l’esenzione dall’imposta sugli intrattenimenti; il credito di imposta (40%) per i costi e le spese per la realizzazione di nuovi spazi, luoghi o sale o per il loro ripristino di spazi, luoghi o sale inattivi, indipendentemente dall’appartenenza pubblica o privata dei luoghi e degli spazi, e per la ristrutturazione, l’adeguamento strutturale e tecnologico, l’installazione, la ristrutturazione, il rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi accessori; il credito di imposta (50%) per i costi annui degli affitti dei canoni dovuti per la locazione, la concessione, la conduzione o la gestione dei luoghi, spazi o sale destinati alle proprie attività; il credito di imposta (65%) sulle sponsorizzazioni riguardanti la realizzazione e la promozione di manifestazioni, eventi, spettacoli, rappresentazioni; il riconoscimento anche da parte di regioni, province autonome e enti locali della natura culturale delle attività svolte e dunque la possibilità di stabilire tariffe agevolate per i tributi locali; l’armonizzazione, con riduzione omogenea al 10%, dell’aliquota IVA, applicabile anche alla cessione di beni e servizi per gli allestimenti tecnici, la messa in scena, l’organizzazione e la realizzazione di spettacoli; il credito di imposta (65%) per le erogazioni liberali agli ETS per il sostegno dei progetti e delle attività artistiche, culturali e creative per la programmazione, messa in scena, allestimento di spettacoli, rappresentazioni, esibizioni dal vivo; il finanziamento diretto di progetti che riguardano la progettazione, la realizzazione, la messa in scena di specifici programmi creativi, culturali e artistici. Inoltre, per gli ETS che svolgono attività di Live Club, Piccolo Teatro di Prossimità o di quartiere o Centro culturale ibrido di prossimità, le pubbliche amministrazioni possono prevedere procedure semplificate ed agevolate per l’affidamento o la concessione di spazi o immobili di propria appartenenza attuando in questi casi le norme sulla  co-progettazione e la co-programmazione previste dall’articolo 55 del Codice del Terzo Settore.