Teatro, la Costituzione raccontata da padre e figlio

Torna lo spettacolo “… di sana e robusta Costituzione!”, un’opera che racconta la Costituzione italiana vista da padre e figlio, Salvatore e Francesco Saverio Cosentino (il primo giudice, il secondo studente). Il Teatro che lo ospiterà è il Ducale di Cavallino, sabato 25 marzo, con inizio alle ore 20.30.

La pièce teatrale tratta la storia ed il significato dei princìpi costituzionali, attraverso un originale abbinamento con opere d’arte. Fra le altre, di Giotto, Piero della Francesca, Botticelli, Raffaello, Leonardo Da Vinci, Tiziano, Caravaggio, Goya, Delacroix, Modigliani, Picasso, Guttuso e Dali; ma anche di letteratura: da Trilussa a Berthold Brecht, passando per le canzoni di De Gregori, De Andrè, Bennato, Jannacci, Gaber, Battiato e Renato Zero.

Arte e Diritto, dunque, per dirla con le parole dello stesso giudice-autore, “attraverso un parallelismo con le grandi opere dell’arte figurativa e con innesti musicali, che si snoda come in un tour di quindici tappe. Tante quanti sono i princìpi costituzionali venuti dalla Storia del Passato, inviolabili nel Presente, ma purtroppo non sempre attuali, e proiettati nel Futuro, con la loro essenza dispositiva e programmatica”.

All’originale idea di spiegare il Diritto per mezzo dell’arte figurativa e musicale, com’è nel dna del Teatro, si aggiunge la rappresentazione, che vede co-protagonista Francesco Saverio Cosentino, di soli dieci anni. Il ragazzino si è tuffato nel mondo della Cultura con curiosità, seguendo l’insegnamento del genitore, il quale, a sua volta, non perde occasione per ribadire che “la cultura è ciò che rende l’uomo libero e la si costruisce con l’istruzione, il dialogo, il confronto e l’educazione al Bello”.

In foto: Salvatore Cosentino