La Galleria ha sede in via 47esimo Reggimento Fanteria a Lecce. Nell’esposizione opere di Nespolo, Rotella, Warhol, Dalì e Picasso
Nespolo, Rotella, persino Warhol e Dalì, per non dire di Picasso. Non siamo in un museo Guggenheim, ma in una Galleria d’arte di Lecce. Sì, proprio nella capitale del barocco, città emancipata e sempre pronta a nuove conoscenze, che non esita a misurarsi con ciò che – almeno in apparenza – nulla ha a che fare con merletti, ceselli e ghirigori: in una parola, col barocco, appunto.
La Galleria in questione – di arte moderna e contemporanea, evidentemente -, è la Art&Co della centralissima via 47esimo Reggimento Fanteria, una strada destinata a consolidarsi fra le più eleganti della città.
Oltre al bianco edificio con roof garden che ospita Art&Co, annovera infatti le sobrie vetrine delle boutique di abbigliamento uomo-donna White 7, il moderno Mine & Yours Members Club e soprattutto il lounge bar-ristorante “minimal”, 300mila, pluripremiato dalla rivista Gambero Rosso.
Fortemente voluta da Tiziano Giurin, milanese di nascita ma salentino di adozione, raffinato conoscitore di opere d’arte col fiuto per la scoperta di talenti, Art&Co ha sedi a Milano (piazzale Aquileia), Parma (Borgo Palmia), e Miami. Si avvale della professionalità del direttore generale, Simone Viola, di un nutrito staff di esperti, e per la sede leccese, della competenza dell’art director Antonella Corvaglia.
Consolidati nomi del panorama artistico nazionale ed internazionale, assieme a talenti destinati ad affermarsi nel tempo, popolano il pianoterra ed il piano superiore della Galleria leccese, dove due cose, prima di meravigliarsi di tutto il resto, attirano il passante prossimo a diventare visitatore. Il lampadario dedicato all’argentino Lucio Fontana (240 chili di ferro battuto dipinto che si snodano per quasi quaranta metri), e nelle tre vetrine principali, altrettante ceramiche di Picasso (Pablo).
Una volta all’interno, è possibile ammirare lavori dei già citati Nespolo (Ugo), Rotella (Mimmo), Warhol (Andy) e Dalì (Salvador), ma anche dell’emergente Rabarama (Paola Epifani), nonché di Berlingeri (Cesare) e Moscara (Giancarlo), solo per citarne alcuni.
Grazie a questi e ad altri nomi già conosciuti ed importanti o che tali diventeranno, Art&Co è il regno dei collezionisti di arte moderna e contemporanea, consci – come si legge nel Catalogo 2018, che: “chi colleziona arte è come chi legge: vive tantissime vite, non solo la propria”, ed ancora, che: “l’amore per l’arte è qualcosa di innato, prescinde dalla cultura e dagli studi, è una naturale predisposizione alla bellezza”.
Toti Bellone
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Foto in alto: L’interno della Galleria Art@Co
Una veduta della Galleria d’arte moderna e contemporanea
Alcuni dei “pezzi” esposti da Art@Co
Un’opera di Nespolo
Un lavoro del grande Dalì
Un interessante Berlingeri
Pablo Picasso, una delle ceramiche esposte