Durante scrive a Emiliano, Lopalco e Rollo: “Ridare dignità all’Ospedale di Copertino e potenziare gli stabilimenti ex ospedalieri di Nardò e Campi”
«In un eventuale nuovo Piano di riordino ospedaliero della nostra Provincia, si tenga presente la particolare situazione del Nord Ovest Salento, caratterizzata da intensa densità demografica, forte tensione turistica nel periodo estivo e da collegamenti viari a maglie strette». Cosimo Durante (in foto), presidente del Gal “Terra d’Arneo”, scrive una lunga lettera a Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco, assessore regionale alla Sanità, e Rodolfo Rollo, direttore Generale dell’Asl di Lecce.
L’obiettivo è quello di evidenziare “oggettivamente”, dunque senza manifestare alcuna nota polemica, le problematiche di natura sanitaria che interessano il vasto territorio in cui opera il Gal “Terra d’Arneo”, comprendente i Comuni di Alezio, Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Galatone, Gallipoli, Guagnano, Leverano, Nardò, Salice Salentino e Veglie.
Il presidente Durante chiede, sostanzialmente, di ridare dignità ed adeguata operatività all’Ospedale di Copertino, ma anche di potenziare i due stabilimenti ricettivi “ex ospedalieri “di Nardò e Campi Salentina.
Dopo una premessa dedicata al ruolo svolto negli anni dal Gal nel territorio di competenza, Durante cita la circostanza che ha determinato la decisione di scrivere ad Emiliano, Lopalco e Rollo: «una recente riunione organizzata da autorevoli associazioni».
«Esprimiamo apprezzamento – afferma fra l’altro Durante – per i nuovi orientamenti espressi in tale occasione dal Governo Regionale e dall’Asl di Lecce, sulla eventuale possibilità di rivisitare il Piano di riordino ospedaliero della nostra Provincia, alla luce degli evidenti punti di debolezza, emersi nella prima fase attuativa. La tutela della salute nell’area del Nord Ovest Salento è affidata al Presidio Ospedaliero di Copertino, storicamente ottimale per posizione geografica all’interno dell’area esaminata, e oggi capace di intercettare la domanda di salute dei cittadini ed a soddisfarla attraverso un’adeguata offerta, frutto soprattutto del senso di responsabilità e dell’abnegazione con cui gli operatori sanitari dedicano la propria vita alla missione che compiono, e nella fiducia che hanno saputo generare nei cittadini-utenti dei servizi sanitari. Appare però ineludibile un potenziamento delle risorse e delle attrezzature, al fine di adeguare i Livelli essenziali di assistenza locali ai target imposti dalle normative comunitarie, nazionali e regionali, e che ad oggi trovano riferimento negli indicatori previsti dal Dpcm 12 gennaio 2017».
«Al riguardo – aggiunge – alcuni punti di domanda ci vengono spontanei: perché le Unità operative semplici di struttura specialistica capaci di intervenire chirurgicamente in ambiti importanti come Urologia o Ginecologia, non possono essere riattivate al fine di ridurre il carico sui servizi emergenziali rappresentati dal Pronto Soccorso? Perché non potenziare le Unità operative complesse presenti, con una stabilizzazione dei Primari senza ricorrere a figure “esterne”? In buona sostanza ci permettiamo di chiedere alla Regione Puglia ed all’Asl Lecce di verificare ogni utile azione affinché si possa trasformare l’Ospedale di Copertino in un presidio cosiddetto “per acuti”, a prevalenza chirurgica, capace di offrire il massimo grado di assistenza ai pazienti nel decorso post operatorio con i relativi servizi essenziali».
«Ciò consentirebbe – continua Durante – di recuperare la dignità di un tempo ad un Ospedale che ha segnato per generazioni la storia del nostro Territorio, nonché appare soluzione più logica essendo la Terra d’Arneo già interessata da due stabilimenti ricettivi ex ospedalieri, collocati a Nardò e a Campi Salentina, destinati ad “Ospedali di Comunità” con consulenze ambulatoriali a pazienti già in fase post-acuzie che andrebbero anch’essi ulteriormente potenziati con ulteriori servizi. Inoltre, effetto non secondario sarebbe la decongestione dell’Hub Provinciale Fazzi, che lo proietterebbe alla meritata promozione ad Azienda Ospedaliera Autonoma, con proprie risorse e proprie competenze specialistiche per una medicina ospedaliera d’eccellenza».
«Le riflessioni su esposte – conclude il presidente del Gal – lungi dal sostituirsi al ruolo di gestione, amministrazione e attuazione delle politiche sanitarie, poste in capo a Regione ed Asl, vogliono solo offrire spunti di riflessione, su cui riteniamo sarebbe opportuno confrontarsi per consentire al nostro amato Territorio ed ai cittadini che lo abitano di crescere e fare un ulteriore salto di qualità in termini anche di sicurezza sanitaria. Abbiamo il dovere di seguire con passione le vicende che ci appartengono, e la tutela della salute appare come esigenza primaria, ed è quindi nella natura delle cose esprimere pareri e giudizi in tal senso».
Rosario Faggiano
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Lettera Gal problematiche sanitarie in Terra D’Arneo