Rubrica/Guardiamoci attorno - 06 Mag 2023

Lecce, Anfiteatro e Teatro romano: per i turisti foto con sfondo di erbacce

A primavera inoltrata, gli interventi di pulizia non sono stati ancora effettuati


Spazio Aperto Salento

Con i cancelli sbarrati per lavori in corso, motivi di sicurezza e fors’anche mancanza di personale per i controlli, sono godibili solo dall’alto o attraverso le sbarre di protezione. Ma anche così, l’Anfiteatro ed il Teatro romano di Lecce, assieme all’innegabile bellezza e suggestione di ogni vestigia del passato, si presentano con una bruttura, che la città del Barocco a vocazione turistica, non dovrebbe e potrebbe permettersi.

Nella grande arena del primo e lungo la cavea ed il proscenio del secondo, a primavera inoltrata e con i turisti, anche stranieri, che già percorrono le strade e stradine lastricate del centro storico, le erbacce proliferano, a scapito della visione, che dovrebbe invece suscitare soltanto ammirazione.

Nell’Anfiteatro, scoperto agli inizi del secolo scorso durante i lavori per la costruzione della Banca d’Italia, proprio in questi giorni, sono iniziate le opere di restauro e riqualificazione, che sicuramente riguarderanno anche la rimozione delle erbacce, caratterizzate pure dalla presenza dei rossi papaveri. Ma nell’attesa, con poche risorse e l’impiego di un paio di operai, una prima pulizia poteva essere fatta.

Stesso discorso per il vicino Teatro, scoperto invece nel 1929 durante gli interventi di manutenzione dei Palazzi D’Arpe e Romano. Qui i papaveri non sono cresciuti, ma in alcuni punti, l’erba spontanea ha già raggiunto e superato il metro di altezza. I ciuffetti d’erba, sono visibili anche nella viuzza che dallo stesso Teatro prende il nome, e che collega le piazzette Santa Chiara e Pellegrino. Proprio accanto all’ingresso del Teatro dove il cancelletto è perennemente chiuso, inoltre, la porta in ferro di un locale, anch’essa sempre sbarrata, è stata letteralmente ricoperta dai graffiti dei writers, che in verità, hanno imbrattato qua e là, pure i muri dei palazzi che affacciano sulla stessa viuzza.

Il risultato finale, è che assieme ai due monumenti, risalenti entrambi all’Età Augustea, nelle immagini scattate e riprese con cellulari, macchine fotografiche e telecamere, i visitatori portano via anche il non proprio gratificante spettacolo delle erbacce che si stagliano sullo sfondo.

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Foto in alto: nel Teatro romano un tappeto di erbe spontanee (T.B. ©)

 

Turisti mentre ammirano le antiche vestigia dell’Anfiteatro (T.B. ©)

Ciuffi d’erba e graffiti in via del Teatro romano (T.B. ©)

 

 

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