Rubrica/Guardiamoci attorno - 19 Nov 2022

Lecce, asfalto groviera e disagi per gli automobilisti

Ormai sono troppe, in centro come in periferia. Un intervento risolutore non è più rinviabile


Spazio Aperto Salento

Che nell’asfalto di ogni città del mondo, l’usura oppure un lavoro non fatto a dovere, finisca per aprire qualche buca, è fisiologico. Ma quando le buche diventano troppe e per gli automobilisti si trasformano in un incubo, allora bisogna subito intervenire. A Lecce, crateri grandi e piccoli si trovano in centro come in periferia, ed in verità, anche se non è stata una perizia a stabilirlo, sembrano più che altro frutto di lavori fatti male.

La maggior parte delle buche che abbiamo incontrato lungo i nostri cammini, si trovano infatti nelle parti di asfalto che in tempi più o meno recenti, hanno subito interventi-tampone. Nel senso che si tratta di pezzi di strada, o per meglio dire, pezzettini, che sembrano stati riempiti di catrame alla meno peggio, giusto per tamponare, appunto, i buchi. Così facendo, però, il riempimento è presto saltato, portandosi via anche il contorno. Mano a mano, le piccole buche sono diventate grandi, ed in qualche caso, profonde quanto basta per far imprecare gli automobilisti, una volta finiti dentro con una o più ruote.

Elencarle e soprattutto contarle tutte, è pressoché impossibile, e per questo, a mo’ di esempio, ci limitiamo a quelle individuate in una trafficata via del centro a  tutte le ore del giorno e della sera, ed in un’altra periferica, percorsa in lungo ed in largo soprattutto nelle ore diurne. La prima è via 95° Reggimento Fanteria, la seconda, che in realtà è l’incrocio di quattro strade, è la piccola rotatoria della zona detta Settelacquare, prossima al mercatino rionale che reca lo stesso nome. Lungo la prima ed attorno alla seconda, il numero delle buche, praticamente si spreca, tanto che per contarle, bisogna ripetere l’operazione almeno due volte. In tutto ne abbiamo così numerate una ventina, metà delle quali tanto profonde, che se ad incappare  dovesse essere una moto oppure una bici, per chi si trova in sella, la caduta è sicura.

Un intervento a tappeto lungo l’intero percorso di strade  asfaltate del capoluogo salentino, è dunque necessario, oltre che auspicabile, anche per motivi di semplice decoro. Per non dire di risparmio, in termini economici, per le casse comunali. Sono infatti sempre di più, i cittadini, che finiti nei crateri grandi e piccoli di cui s’è detto, si rivolgono all’Amministrazione chiedendo i danni, che non sono solo quelli riportati dalle loro auto, moto e biciclette. Spesso, almeno nel caso dei mezzi a due ruote, qualcuno si fa pure male. Un esempio? Una donna caduta con la bicicletta a causa di una buca non vista perché ricoperta dall’acqua piovana, ha chiesto un ristoro di oltre 50mila euro!

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Foto in alto: un paio di “crateri” attorno alla rotatoria di Settelacquare (T.B. ©)

 

Le prime buche in via 95° Reggimento Fanteria (T.B. ©)

Procedendo verso la Circonvallazione la situazione non cambia (T.B. ©)

 

 

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