Rubrica/Guardiamoci attorno - 18 Mar 2023

Lecce, dodici fioriere a protezione di Palazzo dei Celestini

Sebbene siano state accolte con favore, dopo i restauri della facciata, verranno rimosse


Spazio Aperto Salento

Posizionate a scopo protettivo dopo il distacco di un frammento lapideo, in attesa del restauro dell’intera facciata, sono ancora al loro posto. E per dirla subito, la soluzione non pare dispiacere neppure ai commercianti della zona. Scriviamo delle dodici fioriere in pietra dura, di colore bianco ed a forma di parallelepipedo, alte più di un metro, posizionate a poca distanza dal più rappresentativo complesso monumentale del “barocco leccese”: il Palazzo dei Celestini, già sede degli omonimi Padri Conventuali, eretto fra il 1549 ed il 1695, con l’attigua basilica di Santa Croce, quest’ultima ultimata nel 1646.

Sei per parte rispetto al portone d’ingresso di piazza Umberto I, sono allacciate da una doppia catena antintrusione, una bianca e l’altra rossa, che di fatto, nell’eventualità di altri distacchi lapidei, mantengono a distanza di sicurezza i passanti. Leccesi e forestieri, ai quali, in vista della Primavera, già cominciano ad unirsi i primi turisti, anche stranieri. Ben posizionate, sia rispetto alla merlettata facciata che alla loro stessa distanza, regolare e senza sbavature, sono state ulteriormente ingentilite dalla messa a dimora di piante sempre verdi, ed il risultato finale, può a ragione dirsi gradevole.

Quanto alla positiva accoglienza da parte dei commercianti, ha a che fare con l’abitudine di alcuni turisti, di utilizzare le rientranze della parte bassa della facciata, a mo’ di sedute, al riparo delle quali consumare cibo da strada e bevande, i cui rifiuti, nonostante la presenza, poco oltre, di due capienti contenitori, spesso e volentieri, finivano per essere lasciati laddove nessuno vorrebbe vederli. E cioè, sui basoli e persino lungo le stesse sporgenze. Oggi che queste ultime sono praticamente irraggiungibili proprio per via dello sbarramento costituito dalle dodici fioriere, a meno di scavalcare la doppia fila di catene, ciò non può più avvenire.

Per quanto dunque la fila di fioriere non deturpi la vista del Palazzo dei Celestini, attualmente sede degli uffici dell’Amministrazione provinciale e della Prefettura, pure sono destinate ad essere rimosse. Troppo bello, infatti, è l’impatto visivo dell’antico convento dei Padri Celestini, tanto più con il prolungamento della mirabile Basilicata di Santa Croce, da poter essere minimamente oscurato anche dalla più elegante e sobria parata di fioriere.

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Foto in alto: lo “sbarramento” delle dodici fioriere (T.B. ©)

 

La fila di ingombri vista dal lato di Santa Croce (T.B. ©)

L’ingresso dell’antico Palazzo dei Celestini (T.B. ©)

 

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