Rubrica/Guardiamoci attorno - 29 Lug 2023

Lecce, due palazzi abbandonati da decenni nelle vie Sozzo e Cantatore

Interrotti per ingarbugliate vicende burocratiche, i lavori non sono mai ripresi. All’interno, rifiuti, erbacce e problemi di sicurezza


Spazio Aperto Salento

Uno in via Enzo Sozzo, l’altro in via Cantatore. A Lecce due palazzi per abitazioni distanti uno dall’altro poche centinaia di metri, sono rimasti a rustico da decenni. Ingarbugliate vicende burocratiche, hanno a suo tempo bloccato i lavori che, mai ripresi, hanno finito per determinare il completo abbandono degli stabili, di cinque e quattro piani, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili. Anche sotto il profilo della sicurezza.

Sebbene siano entrambi sbarrati da reti metalliche e muri, al loro interno hanno trovato, e probabilmente trovano ancora riparo, senza tetto e vagabondi. Che ciò sia avvenuto è certo per almeno due motivi. Sulla facciata di quello di via Sozzo, prima traversa a destra, che uscendo dalla Maglie-Lecce, s’incontra lungo il viale Rossini, qualcuno ha lasciato più di un graffito. Ed è evidente, che per farlo, non ha solo oltrepassato la rete metallica di sbarramento, ma ha pure salito le scale per due piani, perché è giusto a quell’altezza che si trovano i graffiti.

In quello di via Cantatore, ad angolo con via Marugi, disegni non ce ne sono, ma i segni di scasso sulla porta di lamiera del cantiere chiuso da un muro di cinta, lasciano pensare che anche lì, qualcuno sia entrato.

Sin qui l’aspetto della sicurezza. Non meno importante l’altro, rappresentato dalla bruttura dei due edifici, entrambi di passaggio e quindi alla vista di automobilisti e pedoni. E se quello di via Cantatore è un po’ defilato, lo stesso non si può dire per l’altro di via Sozzo, il cui prospetto, situato all’altezza di una fermata degli autobus delle linee urbane, affaccia proprio sul trafficato viale. Qui, la rete metallica a maglia larga, lascia intravedere rifiuti ed erbacce, il grigio dei mattoni e la ruggine delle parti ferrose.

Grigio e ruggine si notano anche nel palazzo di via Cantatore, dove rifiuti ed erbacce, pur essendoci, restano invece nascosti dal muro di cinta. A mitigare, per così dire, la brutta visione dell’edificio, in via Cantatore c’è almeno un ampio spazio a verde, all’interno del quale svettano una mezza dozzina di alberi. Peccato, però, che siano contornati dall’erba spontanea, che nessuno, ad estate inoltrata, si è preso la briga di tagliare.

© Riproduzione riservata 

 

Foto in alto: il rustico di via Enzo Sozzo (© T.B.)

 

Le erbacce in primo piano (© T.B.)

Lo stabile abbandonato di via Cantatore (© T.B.)

 

Guardiamoci attorno”:

Articoli pubblicati

 

L’Immagine-logo della Rubrica è stata elaborata da Mood Comunicazione di Galatina