Rubrica/Guardiamoci attorno - 12 Mar 2022

Lecce, incuria ed abbandono in un edificio di via Taranto


Spazio Aperto Salento

Se brutto a vedersi lo era già, ora che la sua presenza rievoca le dolorose immagini degli edifici sventrati in Ucraina dalle bombe dell’Armata russa, lo è ancora di più. È l’edificio un tempo sede di una storica Concessionaria, che si trova all’imbocco della trafficata, di giorno e di notte, via Taranto, quasi ad angolo con la grande Rotatoria compresa fra via D’Aurio, viale della Repubblica e lo svicolo per la superstrada Lecce-Brindisi.

Sono almeno una dozzina gli anni di abbandono in cui versa, e col tempo, l’incuria che ha subìto, lo ha trasformato davvero in una costruzione in tutto simile a quelle che in questi giorni si vedono su tutti i canali televisivi, e che come s’è detto, riguardano gli edifici ucraini sventrati dalle bombe, e tanto per rievocare una seconda, dolorosa immagine, gli altri che la guerra ha distrutto in Siria.

Lo stabile in questione, è sbarrato da un lunga fila di sottili grate metalliche, ma nonostante ciò ed i due cartelli con l’indicazione: “attenzione pericolo di crollo vietato l’accesso”, qualcuno è riuscito ad entrare. Di sicuro, i writers, che salendo le traballanti scale, oltre che sulla parte di  facciata a piano terra, hanno lasciato i loro messaggi anche al piano di sopra: graffiti firmati “acid crew” e “CAT’S”.

A meno di miracoli che difficilmente potranno realizzarsi, certamente non in tempi brevi, il brutto edificio è per altro destinato a rappresentare un ulteriore pugno nell’occhio per quanti s’imbattono e  s’imbatteranno nella sua vista. Da un lato e dall’altro, infatti, a poca,  pochissima distanza dai suoi cumuli di detriti, stanno per essere ultimati due capannoni in cemento nuovi di zecca. Il primo, dipinto di giallo, sulla stessa via Taranto, ospiterà la nuova sede dell’azienda di spedizioni DHL, nel secondo, proprio all’imbocco di viale della Repubblica, di fronte al supermercato Lidt, ospiterà invece una nuova, grande sede, della catena di supermercati Eurospin.

Da un anonimo operaio di uno dei due cantieri, abbiamo appreso  che lo stabile ex Concessionaria, sarebbe stato acquistato di recente, da non meglio indicati compratori. Chiunque essi siano, l’auspicio è che decidano al più presto di bonificare l’isolato, che con la sua  inguardabile presenza, da tempo, troppo tempo, campeggia in una delle zone più nevralgiche della città.

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Foto in alto: L’edificio dell’ex Concessionaria

 

In primo piano le scritte lasciate dai writers

Un particolare dei detriti che si sono accumulati nel tempo

 

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