Rubrica/Guardiamoci attorno - 21 Gen 2023

Lecce, multe salate a chi utilizza i cestini gettacarte come cassonetti della spazzatura

Sui contenitori, adesivi scritti anche in inglese avvertono cittadini e turisti


Spazio Aperto Salento

Le multe, e pure “salate”, per chi abbandona sui marciapiedi e per strada rifiuti domestici e non, c’erano già. Ma nonostante il rischio di dover sborsare anche sino ad un migliaio di euro, a Lecce c’è chi ancora lo fa. Un esempio? La segnalazione della nostra Rubrica “Guardiamoci attorno” del 22 ottobre 2022, dal titolo: Lecce, ex stazione di servizio trasformata in discarica a cielo aperto (per inciso, i rifiuti sono tutti ancora lì).

Da qualche giorno, le multe sono state… estese anche a chi, pensando di farla franca, i rifiuti li abbandona nei cestini gettacarte. Sì, proprio i cestini sparsi in tutta la città, qualcuno anche in periferia, ma soprattutto nelle zone delle piazze Mazzini e Sant’Oronzo, per così dire abilitati a ricevere i cosiddetti “rifiuti da passeggio”. Per intenderci, il tovagliolo di un rustico, la cialda di un gelato, la carta di una caramella, la piccola busta delle patatine fritte, la bottiglietta dell’acqua, e così via.

Cittadini e turisti, sono avvisati. Lasciare in uno di essi anche solo un qualsiasi contenitore con cartacce, bottiglie e quant’altro, vuol dire dover sborsare all’istante cento euro. Che nel caso gli stessi contenitori  finiscano sul marciapiede od in un altro spazio pubblico, possono di colpo diventare 300 e salire sino ad un massimo di 1200 euro.

Fermo restando il detto: “La legge non ammette ignoranza”, sui cestini, sono stati applicati adesivi in doppia lingua (italiano ed inglese), che illustrano il suddetto divieto, facendo così piazza pulita di ogni eventuale scusa.

Il provvedimento, accolto con favore dai leccesi e soprattutto dai commercianti, specie quelli che davanti ai loro negozi si ritrovano i cestini gettacarte, si è reso necessario proprio perché il loro utilizzo a mo’ di cassonetti della spazzatura, stava diventando la norma. È dunque cosa buona e giusta,  che ciò non avvenga più, sia per il decoro che per l’ordine e la pulizia della città.

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Foto in alto: un cestino con relativo “avviso” nei pressi della Questura (T.B. ©)

 

In viale Lo Re un contenitore più capiente (T.B. ©)

Nonostante l’avviso e le multe c’è chi continua ad utilizzare i cestini come cassonetti (T.B. ©)

 

 

“Guardiamoci attorno”:

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L’Immagine-logo della Rubrica è stata elaborata da Mood Comunicazione di Galatina