Rubrica/Guardiamoci attorno - 10 Dic 2022

Lecce, nuovo impianto semaforico installato in pieno centro

Fra i viali Otranto e Marconi e le vie Del Balzo, San Lazzaro e Cavallotti, traffico regolamentato e più sicurezza per i pedoni


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Trafficato com’è, anche a tarda ora, di un impianto semaforico che regolasse il flusso di auto e moto, e non ultimi, di monopattini elettrici e biciclette, aveva proprio bisogno. Da qualche giorno a Lecce, il crocevia che comprende i viali Otranto e Marconi e le vie Orsini del Balzo, San Lazzaro e Felice Cavallotti, conta tre nuovi semafori, collocati, rispettivamente, all’uscita del primo viale menzionato e delle vie San Lazzaro e Cavallotti, in quest’ultimo caso, dal lato della carreggiata, che sfocia all’altezza della rotatoria del suddetto crocevia, e che svoltando a destra, immette nel viale caratterizzato dalla presenza della Fontana dell’Armonia (in leccese, “Te li palumbieddri”) e dalle mura del Castello Carlo V.

Oltre che per regolare il movimento dei mezzi su gomma, il nuovo impianto si è reso necessario anche, e forse soprattutto, per salvaguardare gli spostamenti dei pedoni. Per chi si muove a piedi e si trova nella necessità di attraversare la strada, il nevralgico snodo è comunque fornito a sufficienza di strisce bianche e nere. Ce ne sono, infatti, fra viale Otranto e viale Marconi, fra questo e via Cavallotti, ed ancora, fra le vie San Lazzaro e Del Balzo, e poco oltre, anche fra l’inizio dell’altro senso di marcia di via Cavallotti, prossimo alla svolta per via 95° Reggimento Fanteria, in questo periodo interessata dai lavori di sistemazione dell’aera dell’ex Caserma Massa, dove finalmente, dovrebbe trovare posto la Tettoia Liberty un tempo “casa” del mercato coperto ubicato a ridosso delle mura del castello.

Tale presenza, non viene però sempre rispettata dagli automobilisti, specie durante le buie ore serali, ed i casi di incidenti in cui ad avere la peggio sono proprio i pedoni, si sono spesso registrati. Grazie ai tre semafori, ora moto ed auto dovranno fermarsi nei tre punti dove sono stati installati, e chi si sposta a piedi, avrà tutto il tempo per attraversare in sicurezza. Meglio, tuttavia, sarebbe stato, se i segnali di rosso, verde e giallo, fossero regolati pure dai contasecondi, così da non fornire alibi né agli uni (automobilisti e motociclisti) né agli altri (pedoni).

Quanto alla rotatoria, continua ad essere costituita da blocchi in plastica di colore bianco e rosso, sistemati in maniera da formare un cerchio. Dal momento che non sono un bel vedere, bene sarebbe farli sparire, e creare al loro posto un’aiuola con piante e fiori, che nell’ambito del “baratto comunale” di recente istituzione, potrebbe essere presa in carico dai cittadini e dai commercianti della zona, in modo da garantirne la continua manutenzione. In cambio – vale ricordare – di sconti  ed esenzioni delle tasse comunali.

In tema di sistemazione, inoltre, l’occasione torna utile per ricordare, che fra le vie San Lazzaro e Del Balzo, esiste da decenni la “bruttura” dello stato d’abbandono in cui versa l’antica chiesetta semi ipogea (leggi: sotterranea) di Santa Lucia, di cui la nostra rubrica si è occupata nella puntata del 26 febbraio scorso.

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Foto in alto: il semaforo attivato fra i viali Otranto e Marconi (T.B. ©)

 

L’impianto prossimo alla svolta per via Orsini Del Balzo (T.B. ©)

La Rotatoria da sostituire con un’aiuola (T.B. ©)

 

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