Rubrica/Guardiamoci attorno - 12 Ago 2023

Lecce, un pugno nell’occhio la piccola rotatoria di via De Mura

Attorno alla struttura, che nel frattempo si è smembrata, cordoli di pietra saltati, reti metalliche alla rinfusa e cespugli di erba spontanea


Spazio Aperto Salento

Reti metalliche e cordoli di pietra finiti di traverso sulla strada, ed ancora, New Jersey di plastica posizionati alla rinfusa ed erbacce a non finire. Si presenta così, a Lecce, nella trafficata e frequentata parte finale di via De Mura, subito dopo l’ingresso della Mediazione, la rotatoria posta all’altezza dell’incrocio con le vie Martiri di Nassirya e Lodi, e la strada che conduce al complesso residenziale sorto attorno al grande magazzino “City Moda”.

Di dimensioni contenute, oltre a regolare il traffico, doveva, per così dire, integrare la bellezza della zona, che conta un lussuoso e moderno condominio il cui ingresso è caratterizzato da una bella aiuola fiorita, un accorsato bar con verde e panchine punto di ritrovo dei leccesi, ed un punto-vendita di piante e fiori.

Ed invece, alla realizzazione delle file di cordoli spartitraffico, non ha fatto seguito la creazione di una rotatoria vera e propria concepita con gli stessi mattoni, se è vero come è vero che, al loro posto, sono stati posizionati i new jersey, fortunatamente di piccole dimensioni. In attesa della sua costruzione, il cerchio così realizzato, doveva essere solo temporaneo, ed invece, a distanza di anni, è ancora lì in tutta la sua bruttezza. E brutto lo è per davvero, perché alcune delle strutture in plastica, finite… preda delle auto, si sono deformate e staccate dalla sede originaria, tanto da aver reso irregolare la forma circolare.

Stesso discorso per i cordoli spartitraffico, molti dei quali saltati, anch’essi perché contro ci sono finiti gli pneumatici delle vetture. A tutto ciò, si aggiungono le reti metalliche che, per evitare l’attraversamento non autorizzato dei mezzi, sono state posizionate da una parte e dell’altra della carreggiata, con l’aggiunta che, al loro interno, rigogliose sono cresciute e continuano a crescere le erbacce.

Insomma, un guazzabuglio di ferro, plastica, pietra e cespugli e grossi fili d’erba, che hanno letteralmente deturpato l’incrocio attorno al quale, ogni giorno transitano migliaia di mezzi (auto, moto e camion), per non dire del passaggio dei cittadini e dei turisti, che frequentano il bar con giardino, il punto-vendita di fiori e piante e che, in concomitanza con la stagione estiva, raggiungono la marina di San Cataldo, ed attraverso i nuovi svincoli sorti poche centinaia di metri dopo, le Tangenziali Est ed Ovest e le strade provinciali per le marine di Melendugno. Meglio sarebbe, a questo punto, ed in attesa della realizzazione di una rotatoria degna di questo nome, che la composita bruttura venga rimossa.

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Foto in alto: un primo piano della brutta Rotatoria (© T.B.)

 

Le erbacce a ridosso delle reti  metalliche (© T.B.)

I cordoli danneggiati (© T.B.)

 

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