Inaugurazione sabato 8 aprile, alle ore 19, nell’ex chiesa di San Francesco della Scarpa
“Molto Sugo”, è il titolo della mostra-evento, che verrà inaugurata sabato 8 aprile, alle ore 19, nelle sale dell’ex chiesa di San Francesco della Scarpa, ubicata nel cuore del centro storico di Lecce, accanto al Convitto Palmieri. Sino a sabato 22 aprile, propone le opere della più recente produzione della giovane street-artist di Tricase, La Pupazza, al secolo Eleonora De Giuseppe, compresa una speciale sezione di Design, che fra gli altri lavori, comprende originali piastrelle, poltrone, tavoli e sedie. Per info: 320-7778484.
Per La Pupazza, che verrà presentata dalla funzionaria del Museo provinciale “Sigismondo Castromediano”, Brizia Minerva (l’allestimento si deve a Daria Vernaleone), si tratta del primo evento nel Salento, dopo le fortunate Mostre tenute a Milano, Berlino, Düsseldorf, Parigi e Londra. Proprio a Milano, dove in via Petrella ha aperto, nel 2015, un atelier, ha ottenuto il meritato riconoscimento professionale, con la creazione di un’opera in piazza Duomo, e la pitturazione, voluta dall’Amministrazione comunale, di cento vecchie cabine elettriche.
Partita dalla bottega di largo Sant’Angelo a Tricase, dove ha via via affinato il personale stile allo stesso tempo ironico e divertente, fra le altre richieste, La Pupazza ne conta una di chiaro prestigio, da parte dell’azienda vitivinicola Santero 958, per la quale ha realizzato la Linea Art apprezzata a livello internazionale, soprattutto in Giappone e Corea, nazioni, queste ultime, invase da oltre un milione di bottiglie targate appunto La Pupazza. Di rilievo pure l’invito, in qualità di unica artista italiana, al NBA Crossover 2022, con painting su scarpe e palloni da basket. Il suo lavoro è stato comunque apprezzato anche nella terra di origine, ed in particolare dalla grande macchina organizzativa de “La Notte della Taranta”, per la quale, nel 2016, ha disegnato il coloratissimo palco, che le ha valso l’appellativo di artista fra le più originali del panorama italiano.
Toti Bellone
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