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Calcio/Serie A - 21 Mag 2023

Al Via del Mare vince la paura, finisce 0-0 tra Lecce e Spezia

Commento di Adolfo Starace al match di oggi, domenica 21 maggio


Spazio Aperto Salento

Al Via del Mare nello scontro tra Lecce e Spezia vince la paura. Finisce 0-0 ed i giallorossi rimandano il verdetto della salvezza alle ultime due giornate di campionato. Non è stata una gara brillante, troppo importante la posta in palio che ha concesso poco o nulla sul piano tecnico alle manovre di entrambe le squadre.

Nel Lecce scontate le assenze di Banda e Hjulmand sostituiti da Di Francesco e Blin, mentre Colombo viene preferito inizialmente a Ceesay. Nei primi minuti di gioco è l’attaccante ospite Nzola a rendersi pericoloso con un tiro di sinistro che esce non lontano dalla porta di Falcone. In questa fase lo Spezia tiene spesso in mano il pallino del gioco ma non impensierisce più di tanto la difesa giallorossa. In attacco si vedono molto poco Strefezza e Colombo e il primo tempo si trascina senza particolari emozioni.

Nel secondo tempo Baroni, per dare più incisività alla propria manovra, inserisce al 58′ Ceesay e Askildsen al posto di Gonzalez e Colombo. Ora i giallorossi sembrano più in palla e riescono a vincere quasi tutti i duelli a centrocampo senza subire le ripartenze degli ospiti. Tuttavia il Lecce non costruisce nessuna palla gol anzi gli ospiti si rendono pericolosi con Nzola che tutto solo di testa manda il pallone fuori. L’unica conclusione in porta ha la firma di Strefezza ma il tiro è centrale e viene bloccato da Dragowski.

Nel finale lo Spezia è ancora pericoloso in due occasioni ma la difesa giallorossa riesce a ribattere i tiri degli avversari. Nei minuti di recupero qualche protesta di Umtiti per le perdite di tempo degli avversari ma alla fine il pareggio è certamente il risultato che rispecchia l’andamento della gara con qualche piccola recriminazione dello Spezia per le occasioni avute nel finale.

Per il Lecce la salvezza è ancora tutta da conquistare e occorrerà disputare un gran finale di campionato per non compromettere l’intera stagione. Rispetto alla trasferta di venerdì 12 maggio contro la Lazio (pareggio 2-2), la squadra è apparsa contratta, evanescente e condizionata dall’importanza del risultato. Le assenze di Hjulmand e Banda hanno forse pesato nell’economia del gioco, la difesa ha avuto in Umtiti e Baschirotto due gagliardi protagonisti della partita dovendo controllare un osso duro come Nzola che ha dimostrato di essere uno degli attaccanti più forti del campionato.

Nelle ultime due gare il Lecce dovrà fare visita al Monza e ricevere in casa il Bologna: due squadre in salute che vogliono conquistare l’ottavo posto nella classifica finale. Un piazzamento che potrebbe anche significare Europa al netto dei risultati che otterranno le squadre italiane impegnate nelle finali europee di Coppa e di eventuali penalizzazioni in classifica generale per le ultime vicende legate al caso Juve.

Insomma, tutto in 180′, come nella migliore tradizione legata alle salvezze del Lecce conquistate nel massimo campionato, negli ultimi 35 anni.

Adolfo Starace
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LECCE (4-3-3): Falcone, Baschirotto, Gendrey, Umtiti, Gallo, Gonzalez (14’ s.t. Askildsen), Blin, Oudin, Strefezza, Colombo (14’ s.t. Ceesay), Di Francesco (47’ s.t. Pezzella). Allenatore: Baroni.

SPEZIA (3-5-2): Dragowski, Ampadu, Nikolaou, Wisniewski, Gyasi (38’s.t. Ferrer), Esposito, Ekdal, Bourabia (18’s.t. Zurkowski), Reca, Nzola, Shomurodov (18’s.t. Agudelo). Allenatore: Semplici

Arbitro: Mariani di Aprilia.