L’assessore regionale Sebastiano Leo: “Garantita anche quest’anno la copertura del 100% degli aventi diritto. Importi maggiori grazie ai fondi del Pnrr”
Approvati dalla Giunta regionale della Puglia, su indicazione dell’assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo (in foto), i criteri per l’erogazione da parte di Adisu Puglia delle Borse di Studio “Benefici e Servizi” anno accademico 2022/23. Si tratta di una misura importante con cui la Regione Puglia garantisce ogni anno agli studenti meritevoli provenienti da famiglie a basso reddito di ricevere borse di studio, nella tradizionale ripartizione in quota denaro, servizio residenziale e ristorazione.
Destinatari dell’intervento sono gli studenti italiani e stranieri, in possesso dei requisiti economici e di merito, iscritti presso gli Atenei universitari, i Conservatori musicali o le Accademie di Belle Arti della Puglia, per l’Anno Accademico 2022/2023.
“Con un investimento di oltre 78milioni di euro – spiega l’assessore Leo -garantiremo a tantissimi ragazzi e ragazze pugliesi la prosecuzione del proprio percorso di studi in un’Università, Accademia di Belle Arti o Conservatorio musicale presenti sul territorio regionale. Anche per il prossimo anno accademico abbiamo garantito la copertura del 100% degli aventi diritto: tutti gli studenti con i requisiti previsti nel bando riceveranno la borsa di studio Adisu. È un risultato che ci inorgoglisce molto, sono pochissime le regioni in Italia che hanno questa copertura. Ma non solo. Grazie alle risorse disponibili nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in attuazione di una circolare del Ministero dell’Università e Ricerca, aumenteremo gli importi minimi delle borse di studio per tutto il periodo di riferimento del Pnrr (2021-2026). Una notizia importante che farà respirare tanti studenti e famiglie che nelle scorse settimane avevano manifestato qualche preoccupazione sul futuro delle borse di studio Adisu. La Regione Puglia e il suo welfare studentesco continuano il loro percorso in materia di diritto allo studio, non lasciando indietro nessuno, specie se in condizioni di fragilità”.