Cgil - 21 Lug 2024

“Che cosa c’è da aspettarsi con l’autonomia differenziata?”, un incontro a Galatina

Iniziativa della Cgil Lecce, lunedì 22 luglio 2024, alle ore 18.30, nel chiostro dell’ex Convento delle Clarisse. Interverranno Decaro, Donno, Viesti, Tondi Della Mura e Lonigro


Spazio Aperto Salento

“Che cosa c’è da aspettarsi nel Mezzogiorno, in Puglia, nei territori marginali come il Salento con l’autonomia differenziata? Quali saranno le conseguenze del provvedimento voluto da Calderoli sul welfare, in particolare sulla sanità pubblica? E come si organizzerà il lavoro finora basatosi sulla contrattazione nazionale?”. Si terrà domani, lunedì 22 luglio 2024, alle ore 18.30, nel chiostro dell’ex Convento delle Clarisse a Galatina, un incontro sul tema “Legge Spacca-Italia. Quale futuro per Sud, Sanità e Lavoro con l’autonomia differenziata”.

All’iniziativa, organizzata da Cgil Lecce e Fp Cgil lecce, interverranno Tommaso Moscara (in foto), segretario generale della Cgil Lecce, Antonio Decaro, europarlamentare (già presidente nazionale dell’Anci), Leonardo Donno, deputato, Gianfranco Viesti, economista, Vincenzo Tondi Della Mura, costituzionalista (componente del Comitato tecnico-scientifico per la determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni, Lep), Luigi Lonigro, segretario generale della Fp Cgil Puglia. Modererà l’incontro Katia Perrone, giornalista.

“La legge sull’autonomia differenziata – dice Moscara – aumenterà inevitabilmente i divari territoriali, penalizzerà il Sud e in particolare i territori più isolati, creerà disagi e insostenibili diseguaglianze tra i cittadini. In mancanza di una precisa individuazione dei Lep e di un loro adeguato finanziamento, verrà colpito il carattere pubblico e nazionale dell’istruzione, sarà ridimensionato il welfare universalistico, subirà un ennesimo colpo il nostro sistema sanitario, si indebolirà ulteriormente la prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro e saranno messi in discussione anche i contratti collettivi nazionali di lavoro. Per questi motivi la Cgil, insieme alla Uil, a numerose associazioni e ad alcuni partiti, promuove la raccolta delle firme intorno al quesito referendario totalmente abrogativo della legge Calderoli”. (red.)