Regione Puglia - 09 Feb 2023

Dimensionamento, Leo: “Fronte comune contro la riduzione di 60 autonomie scolastiche prevista dal Governo”

Ieri, mercoledì 8 febbraio, incontro a Bari con Usr Puglia e Organizzazioni sindacali del comparto Scuola


Spazio Aperto Salento

“La Regione pronta a dare battaglia contro il provvedimento di dimensionamento scolastico previsto dal Governo nazionale”. Si è svolto ieri mattina, mercoledì 8 febbraio, a Bari, un incontro tra Sebastiano Leo, assessore regionale all’Istruzione, rappresentanti dell’Usr Puglia (Ufficio scolastico regionale) ed esponenti delle Organizzazioni sindacali del comparto Scuola. Obiettivo del confronto è stato quello di valutare gli effetti sul progetto di dimensionamento scolastico messo in campo dal Governo nazionale, che porterebbe ad una riduzione di “60 autonomie scolastiche in Puglia e oltre 600 in Italia nell’arco dei prossimi due anni”.

“Uno scenario preoccupante – si legge in una nota pubblicata sul sito istituzionale regionale – che avrebbe impatti pesantissimi in tutto territorio su cui la Regione Puglia darà battaglia, avviando le procedure per impugnare davanti alla Corte Costituzionale il provvedimento contenuto nella Legge di Stabilità 2023. Le Organizzazioni sindacali hanno condiviso la forte e netta opposizione dell’assessore regionale Leo, esprimendo pieno sostegno alla strada del ricorso, strada intrapresa anche dalla Regione Campania e probabilmente anche da altre regioni. La perdita di circa 60 autonomie scolastiche e dei corrispondenti posti di Dirigenti scolastici (Ds) e Direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga), oltre che di docenti e Ata, non è sostenibile per un territorio complesso e fragile come quello pugliese che esprime esigenze di presidio costante del territorio del servizio di scuola statale. In tal modo si accentuerebbe l’elevato indice di dispersione scolastica, già a livelli preoccupanti e non più sostenibili”.

“La Puglia – afferma l’assessore Leo – resisterà con forza ad una politica che vuole accorpare le scuole senza alcuna reale riflessione, che non tiene conto della natura articolata della scuola, delle esigenze delle regioni, dei territori, della voce delle persone che noi in qualità di assessori rappresentiamo. L’autonomia didattica non è un diritto su cui si può trattare; non si tratta sul futuro dei ragazzi; non si tratta sul futuro dei lavoratori; non si tratta sull’unico strumento di democrazia reale: la  scuola. È stata la nostra più grande conquista, perché solo con l’istruzione si garantisce il futuro possibile per tutte e tutti, e noi su questo non intendiamo trattare. Non torneremo indietro ad un sistema sempre più privato. La pandemia ha avuto l’unico merito di farcelo capire concretamente: la scuola e la sanità sono gli unici due diritti della nostra società di cui non possiamo fare a meno. Gli unici su cui non si può trattare”.

Le sigle sindacali presenti all’incontro (Uil Scuola, Cisl Scuola, Flc Cgil, Anief, Fgu Gilda-Unams, Snals/Confsal), da parte loro esprimono posizione comune. “Le Organizzazioni sindacali – sottolineano – sosterranno in maniera compatta l’azione della Regione, volta a contrastare un’assurda imposizione normativa, in nome di un risparmio di spesa risibile, la cui responsabilità viene falsamente ricondotta al Pnrr, applicativa di un principio inaccettabile di adeguamento delle dimensioni degli istituti al costante decremento demografico che rischia di non avere alcun termine. Istituire scuole di dimensioni enormi e, a questo punto, sempre crescenti, è l’esatto contrario di ciò di cui i nostri territori, le nostre comunità, gli studenti e i lavoratori della scuola hanno bisogno. È l’ennesima attestazione di un disegno dissennato sulla gestione della scuola statale prodotto con totale noncuranza degli effetti che questi provvedimenti normativi producono sulla qualità del servizio, nonché sulla gestione degli enti locali. Le Organizzazioni sindacali continueranno a tenere alta l’attenzione e il livello di mobilitazione contro questo provvedimento sul dimensionamento scolastico, così come sui paventati disegni di autonomia differenziata che intendono colpire la scuola statale dei nostri territori”.