Corigliano d’Otranto - 23 Mar 2023

Fiori di Marzo, presentazione del libro “Le figure per dirlo” di Paola Pallottino

Venerdì 24 marzo, alle ore 17.30, presso il Castello Volante di Corigliano d’Otranto, terzo appuntamento della rassegna promossa dal Comune in collaborazione con la Commissione per le Pari opportunità, Aps Magma e l’Ats CorACore


Spazio Aperto Salento

Sarà presentato venerdì 24 marzo, a Corigliano d’Otranto, presso il Castello Volante, il libro “Le figure per dirlo. Storia delle illustratrici italiane”, della storica dell’arte, paroliera e illustratrice Paola Pallottino, edito da Treccani nel 2019. Si tratta del terzo incontro della rassegna “Fiori di Marzo” 2023, promossa dal Comune di Corigliano, dedicata al tema dell’emancipazione femminile e all’impegno civile delle donne, organizzata in collaborazione con la Commissione per le pari opportunità, Aps Magma e l’Ats CorACore.

L’autrice ripercorre dal punto di vista storico e critico il contributo delle artiste italiane attive nel settore dell’immagine riprodotta, dal XVII secolo a oggi. Il volume attraversa, in particolar modo, i principali movimenti culturali del Novecento, facendoci conoscere artiste estranee ai più e riscoprire quelle di cui si erano sbiaditi i contorni a causa di una critica da sempre incentrata sulla controparte maschile.

Paola Pallottino le considera emarginate due volte: in primis perché donne e poi perché attive in un ambito considerato “minore”, quello della decorazione. Si passa dall’illustrazione pubblicitaria alla moda, dal fumetto alla caricatura fino a calendari, cartoline ed etichette. In altre parole, la novità sta nel raccontare non solo il campo da sempre marginale della storia dell’arte, ma soprattutto il ruolo che hanno avuto le artiste nel corso dei secoli. Il tutto viene espresso con un linguaggio semplice e scorrevole, rivolto ad ogni tipo di lettore.

Gli oltre quarant’anni di ricerca effettuati da parte della storica dell’arte si srotolano in pagine dal sapore incalzante, con capitoli sempre corredati da schede sintetiche, ma allo stesso tempo esaustive, sulla vita delle artiste analizzate. L’intento è quello di riportare in superficie, attraverso una ricognizione fedele e attenta, l’illustrazione femminile delle decoratrici attive in Italia dal Seicento ad oggi: per alcune significò farsi spazio nel mondo del «virilissimo e tradizionalmente interdetto territorio della caricatura», sino all’adesione ai movimenti con aspetti fortemente maschili come il Futurismo. Così come altre scelsero di utilizzare pseudonimi per essere accettate dal mercato, mentre talune optarono per «l’autolesionistico attentato al privato più profondo», prediligendo la solitudine, il rifiuto della maternità e in casi estremi, il suicidio.

È importante partire da un concetto base: la donna nell’illustrazione è colei che si esprime creativamente attraverso la comunicazione visiva fatta di multiplo e di merce, in ruolo di tradizionale secondarietà nell’arte rispetto alle cosiddette arti maggiori. Essenzialmente, la figura di queste illustratrici è legata alla pubblicazione di fiabe, leggende e riduzioni di storia sacra per la prima infanzia, mentre va ad assottigliarsi sempre di più se ci si avvicina alle opere di avventura, di divulgazione scientifica e nella letteratura destinata agli adulti. In sintesi, è grazie al lavoro di studiose come Paola Pallottino che è possibile allontanare quella damnatio memoriae che accompagna le artiste sin dai tempi del Medioevo, e non di meno le artefici che sono a noi contemporanee.

Ludovica Vivenzio
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Foto in alto: Emilia Zampetti (in Nava)