Ambiente - 23 Apr 2021

Il Consiglio provinciale contro il mega eolico nel Nord Salento

Posizione diversa a Salice dove il Consiglio ha scelto di “demandare all’Ufficio tecnico comunale gli adempimenti tecnici relativi agli impianti in corso di istruttoria”


Spazio Aperto Salento

“No” del Consiglio provinciale al mega eolico a Salice e Veglie. Questa mattina, alla conclusione della seduta monotematica convocata in videoconferenza, tutti i consiglieri di Palazzo dei Celestini hanno votato contro i progetti proposti da Iron Solar (7 torri, per complessivi 42 mw) ed Enel Green Power (14 pale, per un totale di 82 mw), entrambi attualmente sottoposti a Valutazione di impatto ambientale.

Il Consiglio presieduto da Stefano Minerva, ha anche esaminato ed approvato le osservazioni predisposte dalla Consulta Ambiente riguardanti il progetto di 14 pale (scadenza 25 aprile). 

“La Provincia di Lecce – si legge nella premessa alle osservazioni – è favorevole in generale ad una diffusione delle tecnologie rinnovabili, condividendo gli obiettivi stabiliti dagli indirizzi europei e nazionali; ritiene, però, che lo sviluppo delle fonti alternative debba rispettare le vocazioni naturali del territorio e non debba avvenire in danno delle sue attrattive e delle prospettive di sviluppo socio-economico delle comunità”.

Le osservazioni, da inviare al Ministero dell’Ambiente, evidenziano in primo luogo il “Contrasto con le direttive europee in tema di impianti alimentati da fonti rinnovabili”.

“Gli attuali indirizzi della Ue – si legge nel documento – in relazione allo sviluppo delle fonti rinnovabili, recepiti o da recepire nelle normative nazionali, prendono atto dei profondi mutamenti dei sistemi energetici avvenuti negli ultimi anni. Si sta affermando generalmente un nuovo modello di produzione e consumo dell’energia, antitetico rispetto a quello accentrato e oligopolistico, strettamente legato all’utilizzo delle fonti fossili, che ha prevalso in passato. Questa conversione in atto, molto significativa per l’ampiezza degli scenari in gioco, riguarda la taglia degli impianti, la loro localizzazione, la modalità di utilizzo dell’energia prodotta, il ruolo del consumatore di energia chiamato a diventare anche produttore (prosumer), nonché i processi decisionali che determinano tali insediamenti. La Ue punta ora con decisione, sia pure con la adeguata gradualità, sulla generazione diffusa, basata prevalentemente su impianti di piccola e media taglia localizzati presso le utenze, grazie alla disponibilità diffusa delle fonti rinnovabili ed alla maturità delle tecnologie che ne consentono l’utilizzo”.

Le osservazioni proseguono evidenziando difformità rispetto al Piano nazionale integrato energia e clima; al Piano energetico ambientale della Regione Puglia; al Piano territoriale di coordinamento provinciale; al Piano paesaggistico territoriale regionale; al Piano faunistico venatorio; nonché rispetto alle norme sull’inquinamento acustico e ad altra normativa, compresa quella afferente le tradizioni alimentari locali (i territori di Salice, Veglie e Guagnano rientrano nell’area di produzione del vino Doc “Salice Salentino”).

La seduta monotematica contro i mega impianti eolici nel Nord Salento, è stata richiesta nei giorni scorsi dal consigliere provinciale Fernando Leone.

“Più consiglieri – commenta Leone – oggi hanno espresso l’esigenza, condivisa da tutti, di dotarsi immediatamente di strumenti idonei per indirizzare verso scelte condivise dal territorio, tipo il Piano energetico provinciale. Personalmente poi, con l’accordo di Fabio Tarantino, ho auspicato un incontro con il ministro Roberto Cingolani. Noi condividiamo il percorso intrapreso dal Ministero della Transizione ecologica. Siamo favorevoli ad una diffusione delle tecnologie rinnovabili, all’abbattimento dell’immissione di CO2 nell’atmosfera, ma condividiamo anche gli obiettivi stabiliti dagli indirizzi europei e nazionali. Lo sviluppo delle fonti alternative deve rispettare le vocazioni naturali del territorio, delle sue attrattive e delle prospettive di sviluppo socio-economico delle comunità”.

Per quanto riguarda Salice, ieri sera, al termine di una lunga seduta monotematica, il Consiglio comunale ha approvato la proposta di deliberazione sull’eolico elaborata dall’Amministrazione. L’argomento è passato con il voto favorevole dei consiglieri della maggioranza. Hanno votato contro il gruppo di minoranza “Salice nel cuore”, Alessandro Ruggeri, Silvia Grasso ed Enzo Marinaci, e i consiglieri Sonia Cuppone e Gianpiero Manno. Questi ultimi cinque consiglieri hanno riproposto la mozione contro i mega impianti, già bocciata nella precedente seduta. Naturalmente anche questa volta la mozione non è passata.

La maggioranza, in sostanza, ieri sera è sembrata orientata a non esprimersi contro le due mega centrali eoliche. Il sindaco, in apertura di seduta, ha spiegato l’orientamento dell’Amministrazione.

“L’intendimento – ha detto Rosato – è di valutare, con responsabilità e rinnovato approccio rispetto al passato, gli attuali progetti in ossequio ai principi di matrice nazionale e sovrannazionale, ma anche in concreto a beneficio della gente e dei bisogni dell’intera collettività. Gli impianti oggi realizzati sul territorio hanno portato benefici economici importanti e quelli che potrebbero essere realizzati daranno altrettanti benefici, oltre ad essere per i proprietari di terreni incolti fonti di ristoro. Faccio presente che una posizione ostativa, in ragione di numerose sentenze del Consiglio di Stato, comporterebbe sicuri contenziosi”.

Durante il dibattito, che ha registrato interventi di tutti i consiglieri, esponenti della maggioranza hanno affermato che “i parchi eolici sono a volte attrattive per i turisti”.

Alessandro Ruggeri, capogruppo di “Salice nel Cuore” da parte sua, oltre ad evidenziare la “tecnologia ormai superata prevista nei due progetti”, ha elencato gli aspetti che imporrebbero di votare contro i mega impianti in questione (tutela delle produzioni vinicole Doc e Igt, del paesaggio, dell’ambiente, delle attività agrituristiche, delle falde acquifere, eccetera). Ha poi accusato il sindaco di non aver coinvolto la cittadinanza. Ruggeri, infine, ha sostenuto che la delibera portata in Consiglio dall’Amministrazione “è fuori oggetto: per come è stata formulata non servirà a nulla. Queste mega strutture saranno devastanti per il territorio”.

Come detto, il Consiglio ha infine approvato la delibera con il voto contrario di Ruggeri, Grasso, Marinaci, Cuppone e Manno.

In essa viene manifestato “l’intendimento a valutare con responsabilità una nuova pianificazione territoriale rispetto alla realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, non solo in ossequio ai principi di matrice nazionale e sovranazionale, ma anche, in concreto, a beneficio dell’ambiente e dei bisogni dell’intera collettività”, nonché “di dare atto che la pianificazione elaborata con deliberazioni di Consiglio comunale 24/2008 e 9/2010 viene considerata di fatto superata” e “di demandare all’Ufficio tecnico comunale gli adempimenti tecnici relativi agli impianti in corso di istruttoria ad oggi presentati e a quelli che potrebbero essere presentati in futuro”.

Nei giorni scorsi i Comuni di Veglie e Guagnano hanno espresso “contrarietà assoluta” ai due progetti. (red.)

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