Il neo segretario ha diffuso una nota con la proposta di sei punti programmatici “su cui edificare un comune programma da condividere, unitariamente, nel prossimo appuntamento elettorale del 2027”. Il documento interessa gli amministratori, iscritti al Pd, “che siedono su sponde opposte in Consiglio comunale”
Svolta nel Pd di Salice Salentino. Dopo la conclusione del Congresso, il locale Circolo apre ufficialmente un nuovo “percorso” con l’obiettivo di riunire le diverse anime del partito, attualmente collocate addirittura in schieramenti politici civici “opposti”. La “contraddizione” attualmente più evidente è quella che vede tre consiglieri iscritti al Pd in posizione “diversificata” (Luigi Palazzo in maggioranza, con la carica di assessore, eletto nella lista “AvantiSalice”; Francesco Tondo e Vincenzo Marinaci, all’opposizione, entrambi eletti nella lista Progresso e Futuro).
In linea con quanto deliberato in sede di Congresso cittadino, pertanto, sembra giunto il momento di avviare un processo di convergenza “unitaria”, sulla base di alcuni punti programmatici da realizzare nell’ultima fase del mandato amministrativo. Il neo segretario politico Mimmo Arnesano (in foto), dunque, con una nota diffusa nella giornata di ieri, mercoledì 19 febbraio 2025, ha posto le basi (e le “condizioni”) per un percorso condiviso, aperto alle forze politiche locali di centrosinistra, anche in vista delle prossime elezioni comunali.
In nessun passaggio della nota è scritto che questo progetto possa includere, in itinere, anche un sostegno politico del Pd all’attuale maggioranza. Tuttavia, considerate le premesse e, soprattutto, nel caso i punti programmatici illustrati da Arnesano dovessero ottenere riscontro e piena adesione da parte dell’Amministrazione, in futuro potrebbe non escludersi l’ipotesi dell’appoggio diretto alla maggioranza da parte dei due consiglieri iscritti al Pd, attualmente all’opposizione.
«Da troppo tempo – dice Mimmo Arnesano, segretario del Pd di Salice – le rappresentanze politiche locali, convergenti su valori e idee riconducibili al cosiddetto centrosinistra, divergono nelle composizioni delle liste che si contendono la maggioranza consiliare in Comune, con il risultato di suggellare la divisione e la parcellizzazione delle forze, creando formazioni eterogenee e fragili. Con la ricostruzione del Pd e il rinnovo della classe dirigente locale del partito, viene delineandosi la possibilità di riunificare, ristrutturare e far emergere una posizione unitaria, per superare le dinamiche interpersonali che, nel tempo, hanno contribuito ad arrugginire gli ingranaggi del centrosinistra».
«Nel Pd di Salice – continua – vi è la presenza di amministratori che siedono su sponde opposte al tavolo del Consiglio comunale. Tale corto circuito, com’è facilmente intuibile, crea confusione politica e disappunto, sia tra gli iscritti al Partito, sia tra i cittadini salicesi che, ne sono convinto, auspicano una riconciliazione e la costruzione di una compagine che si caratterizzi, marcatamente e nitidamente, sulle posizioni proprie del centrosinistra e che riesca a svolgere un’azione amministrativa improntata nettamente sui principi solidali, democratici e progressisti. Per queste ragioni crediamo che una convergenza sia possibile, quanto necessaria. Ne siamo convinti e, pertanto, in seguito ad una unanime espressione dell’Assemblea, vogliamo esporre alcune proposte, ai Consiglieri di opposizione e a coloro che, con diversi ruoli, occupano il ruolo di maggioranza in Amministrazione o che appartengono, anche solo idealmente, al nostro Partito. I suggerimenti, nel loro ordine, rappresentano alcuni punti focali su cui è auspicabile una confluenza e un’unità di azione da parte dei “nostri” amministratori, con la medesima sensibilità, scevra da condizionamenti e preconcetti, che li ha sollecitati nella formazione dei programmi elettorali delle liste Progresso e Futuro e #avantiSalice».
«Su questi punti – conclude Arnesano – chiediamo ci sia impegno e dedizione, affinché possano essere concretizzati e perché possano costituire una base programmatica su cui edificare un comune programma da condividere, unitariamente, nel prossimo appuntamento elettorale del 2027:
– valorizzazione, potenziamento e sviluppo delle Politiche Sociali, attraverso un incremento degli investimenti e delle risorse, al fine di garantire formalmente il necessario e prioritario riconoscimento istituzionale che tale fondamentale settore richiede;
– costituzione di una “Agorà delle Associazioni”, per riuscire a dare una casa a tutte le realtà associative salicesi, mettendole in rete e creando una sorta di cabina di regia, al fine di ottimizzare le attività di ogni sodalizio, per evitare sovrapposizione o duplicazione di eventi a beneficio dell’intera comunità. È necessario recuperare spazi fisici, in cui accogliere le Associazioni, per consentire loro la possibilità di aggregazione, condivisione e azione, senza oneri economici;
– valorizzare il Negroamaro, favorendo e promuovendo la realizzazione di un marchio distintivo. Realizzare un evento caratterizzante che restituisca alla “Salice Salentino DOC” il prestigio che le è proprio. Chiediamo un impegno politico per il conseguimento del riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG);
– realizzazione di aree o piccoli spazi verdi, anche recuperando quelli già esistenti che necessitano di essere rivitalizzati, per la piantumazione di nuovi alberi o specie vegetali (meglio se autoctone) e rendere il decoro urbano più gradevole e vivibile. Si potrebbe realizzare, sul solco della legge 10/2013 per i comuni sopra i 15.000 abitanti, il progetto “un Albero per ogni Nato”, dedicando una pianta a ogni nuovo iscritto all’anagrafe comunale, anche per coinvolgere le famiglie e i cittadini nella cura consapevole del verde;
– realizzazione di una Comunità di Energia Rinnovabile (CER) per consentire la condivisione di energia rinnovabile, prodotta da impianti realizzati negli spazi disponibili, pubblici e privati, in modo da conseguire un modello virtuoso di produzione e consumo a carattere territoriale, con evidenti benefici economici per la collettività e di salvaguardia ambientale;
– avvio di un’azione sinergica, tra Amministrazione e cittadinanza, per intraprendere la fase progettuale del Piano Urbanistico Generale (PUG). Uno strumento attraverso cui definire le strategie di crescita e sviluppo del territorio comunale, anche attuando processi di trasformazione e/o conservazione dell’esistente, in una prospettiva futura, pensando finanche ad azioni sovracomunali». (red.)
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