Assemblea pubblica di Confindustria Lecce, sabato 17 febbraio 2024, alle 10.30, presso il Centro Congressi Ecotekne di UniSalento
Assemblea pubblica di Confindustria Lecce sul tema “Il Sud che vogliamo. Impresa e lavoro per crescere”. L’evento è in programma per sabato 17 febbraio 2024, alle ore 10.30, presso il Centro Congressi Ecotekne di UniSalento. Parteciperanno Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr. Il programma della giornata prevede saluti istituzionali di Fabio Pollice, rettore dell’Università del Salento, Luca Rotondi, prefetto di Lecce, Carlo Salvemini, sindaco del Comune di Lecce, Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Sergio Fontana, presidente Confindustria Puglia. Moderatore Rosario Tornesello, direttore responsabile del Nuovo Quotidiano di Puglia
Nel corso dell’assemblea, che costituisce un momento fondamentale per la vita associativa di Confindustria, si discuterà delle sfide e delle opportunità che il settore sta affrontando. L’occasione sarà anche il momento di avvio del mandato di Valentino Nicolì, presidente designato di Confindustria Lecce, che illustrerà le linee programmatiche e le priorità per lo sviluppo dell’impresa, del lavoro e del territorio.
“L’impresa e il lavoro – si legge in una nota degli organizzatori – devono essere rimessi al centro delle politiche e della programmazione dei Governi a tutti i livelli, soprattutto il complessivo rilancio del Mezzogiorno. In un contesto globale in continua evoluzione, la competitività territoriale diviene la partita più importante, insieme alla capacità di visione con obiettivi chiari e misurabili, da realizzare in tempi certi. L’impegno di Confindustria Lecce è quello di promuovere un dialogo con tutte le parti economiche, sociali, civili e politiche per creare un contesto favorevole all’impresa e allo sviluppo. Gli imprenditori sono consapevoli dei gravi ritardi del Sud rispetto al resto del Paese, ma esistono, oggi più che mai, le condizioni e gli strumenti per ridare slancio al sistema economico territoriale. Il patto deve essere quello di non lasciare nulla di intentato e di perseguire l’equità e la solidarietà tra le diverse regioni, ripensando a meccanismi per la riduzione delle disuguaglianze economiche o sociali, mediante strumenti di compensazione che garantiscano la solidarietà nazionale. In tale ottica, occorrerà fare sistema con il territorio e tutti gli stakeholder economici e sociali per favorire nuovi investimenti, occupazione, soprattutto giovanile, e sviluppo. Fondamentale, altresì, sarà la partnership con il sistema Universitario e quello della Formazione, dalle Scuole agli Its, per creare un circolo virtuoso di nuove competenze a disposizione delle imprese e dei loro bisogni”.
“Le priorità della provincia di Lecce – viene sottolineato – sono strettamente connesse alle tante luci ed altrettante ombre che la caratterizzano. Necessiterà intervenire per l’efficientamento ed il potenziamento del sistema delle infrastrutture, della logistica e dei trasporti, così come occorrerà sfruttare al massimo le opportunità rivenienti dai programmi di investimento nazionali e regionali destinati al territorio, migliorando contestualmente l’accesso al credito. In questo è prioritario condividere gli obiettivi di crescita e sviluppo, prestando la massima attenzione all’ambiente e alla sostenibilità dell’impatto economico e sociale di ogni intervento”.